Mercati asiatici – Seduta debole ma tiene il Giappone

Seduta negativa per le principali borse asiatiche dopo chiusura in denaro di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,4% e l’1,1%, giù anche Hong Kong (-0,6%), mentre tiene il Giappone con il Nikkei flat e il Topix a +0,1%.

Oltreoceano, l’S&P 500 ha chiuso a +0,5% e il Nasdaq a +1,2% mentre il Dow Jones a -0,2%.

Sul sentiment pesa la guerra commerciale degli Stati Uniti, tra dazi e minacce di ritorsioni.

La reazione di Unione europea e Canada ai dazi Usa del 25% su acciaio e alluminio, entrati in vigore mercoledì 12 marzo, non si è fatta attendere. Infatti, Bruxelles ha annunciato contromisure fino a 26 miliardi di euro su beni americani e il Canada ha imposto da oggi, 13 marzo, dazi per 20,7 miliardi di dollari di merci Usa. Ma Trump ha rilanciato, minacciando di nuovo dazi sulle auto europee.

Gli investitori hanno poi monitorato i dati sull’inflazione Usa di febbraio che è risultata in flessione rispetto alle attese, sostenendo le scommesse su un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. L’Istituto si riunirà il 18 e 19 marzo per decidere.

Infatti, ricordiamo, lo scorso mese l’indice dei prezzi al consumo a stelle e strisce ha rallentato, più delle attese (+0,3%) a +0,2% su base mensile dal +0,5% di gennaio. Anno su anno, l’inflazione si è attestata al 2,8%, a fronte del 2,9% stimato e del precedente 3%.

Il core rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, si è attestato a +0,2% su base mensile, inferiore al +0,4% rilevato a gennaio e al +0,3% atteso. A livello tendenziale, il dato ha registrato un +3,1%, al di sotto rispetto al +3,2% del consensus e al precedente +3,3%.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,087 e il cambio dollaro/yen a 147,9. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 71 dollari al barile e il Wti (flat) a 67,7 dollari al barile.