Wall Street rimbalza nella seduta di metà settimana spinta da dati sull’inflazione incoraggianti anche se sullo sfondo rimangono le preoccupazioni per la guerra commerciale e le politiche imprevedibili di Trump.
Così l’S&P 500 ha chiuso a +0,49%, il Nasdaq a +1,22% e il Dow Jones a -0,2%.
Il report pubblicato ieri ha mostrato come, seppur in crescita, l’inflazione sia rimasta sotto i livelli attesi dagli analisti.
Un dato che ha dato energia ai mercati e in particolare ai titoli legati all’AI che più degli altri hanno accusato il colpo nell’ultimo periodo.
Restano però le preoccupazioni per una guerra commerciale globale mentre l’Europa è pronta a rispondere ai dazi della Casa Bianca del 25% su acciaio e alluminio.
“Ci dispiace immensamente prendere queste misurte” ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, “i dazi sono come le tasse, fanno male alle aziende e ai consumatori”.
La domanda che si fanno tutti a Wall Street è quanto Trump sia disposto a sopportare anche a danno dell’economia amercana (e degli stati che erano alleati degli Usa sino alla fine dello scorso anno) pur di raggiungere i suoi obiettivi.
Delta Air Lines è crollata per il secondo giorno di fila del 3% (per un -10,3% in due giorni) in scia a un peggioramento della domanda.
Brown-Forman, la società dietro il brand Jack Daniel, è crollata del 5,1% e Harley Davidson del 5,7%.
Le motociclette e gli alcolici sono due dei prodotti che rientrano nei dazi che l’UE ha adottato in risposta alle misure aggressive del presidente Donald Trump.
Ieri però è stato caratterizzato anche da importanti rimbalzi con Nvidia che ha chiuso a +6,4% riducendo le perdite nel 2025 a -13,8%.
Anche il server provider Super Micro Computer ha chiuso a +4%, cosi come GE Vernova, utility i cui impianti alimentano le server farm per l’AI, che ha guadagnato il 5,1%.
Vola per il secondo giorno di fila Tesla, la società di Elon Musk e una delle più colpite in questa prima parte del 2025, che chiude a +7,6%.
Passando alle materie prime il Brent ha chiuso a +2% a 70,95 dollari al barile. Bene anche il Wti a +2,16% a 67,68 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro ha chiuso l’ultima seduta a +0,89% a 2.946,8 dollari l’oncia. Positivo anche l’argento a +1,8% a 33,74 dollari l’oncia.
Infine questa mattina sul Forex l’euro/dollaro è in lieve calo a 1,087 e il dollaro/yen a 147,74.