Mercati – Europa accelera a metà seduta, Piazza Affari vira a +0,8%

Le borse europee accelerano a metà seduta con l’andamento in rialzo dei futures di Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib vira con un +0,8% a 38.307 punti, positivo come l’Ibex35 di Madrid (+1,1%), il Dax di Francoforte (+1%), il Cac40 di Parigi (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%).

I mercati guardano con fiducia l’allentamento dei rischio di shutdown negli Stati Uniti, grazie a un disegno di legge di finanziamento provvisorio che sembra destinato a passare.

A ciò si aggiunge l’aumento delle aspettative che la Cina adotterà misure radicali per spingere i consumi, in vista della conferenza stampa di lunedì, nella quale le autorità del Ministero delle Finanze, del Commercio, della Banca Centrale e di altri enti governativi forniranno maggiori dettagli.

Sullo sfondo restano monitorate le questioni commerciali con il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, che ha assicurato che l’Unione Europea ha le risorse necessarie per rispondere alle minacce di Trump su ulteriori tariffe.

Occhi anche sulle trattative per l’Ucraina con Putin che ha aperto a una tregua di trenta giorni, ponendo tuttavia una serie di condizioni, tra le quali una pace duratura nel Paese.

Dall’agenda macro, a gennaio, la produzione industriale italiana ha registrato un incremento del 3,2% su base mensile, oltre le attese (+1,5%), dopo il calo del 2,7% del mese precedente (rivisto da -3,1%). Rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, ha evidenziato una flessione del 0,6%, dopo il -6,9% di dicembre (rivisto da -7,1%).

A febbraio, in Germania, i prezzi al consumo finali ha registrato un incremento dello 0,4% su base mensile, confermando preliminare e attese. Su base annua, hanno registrato un progresso del 2,3%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus.

In Francia, nello stesso mese, i prezzi al consumo finali sono stati flat su base mensile, rallentando dal +0,2% del preliminare e della stima. Anno su anno, il dato ha registrato un incremento dello 0,8%, in linea al consensus e all’ultima rilevazione.

A gennaio, la produzione industriale del Regno Unito ha registrato un ribasso dello 0,9% su base mensile, rispetto al -0,1% delle attese e al +0,5% di dicembre. Su base annua, il dato mostra un calo dell’1,5%, a fronte del -0,7% delle previsioni e del -1,9% di dicembre. La produzione manifatturiera ha riportato un -1,1% su base mensile, contro la variazione nulla del consensus, dopo il +0,7% di dicembre. Su base annua, ha segnato un -1,5%, rispetto al -0,4% delle attese e al -1,4% del mese precedente.

Nella stessa area e mese, il Pil è sceso dello 0,1% su base mensile, rispetto al +0,1% delle attese e al +0,4% del mese precedente. Su base annua, ha rallentato, più delle attese (+1,2%), a +1% dal +1,5% di dicembre.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,087 e il cambio dollaro/yen a 148,8. Tra le materie prime, il petrolio resta in rialzo con il Brent (+0,9%) a 70,5 dollari al barile e il Wti (+1,0%) a 67,2 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund cala a 107 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,95%.

Tornando Piazza Affari, sale in vetta Telecom Italia (+5,4%), seguita da Leonardo (+3,9%) e Saipem (+2,7%) mentre scivola in coda Nexi (-1,4%), preceduta da Interpump e Recordati (entrambe -0,7%).