Eurotech – Il primo margine sale di 330 bps e si riporta sopra quota 50% nel 2024

Nell’esercizio 2024 Eurotech ha riportato ricavi consolidati calati del 35,7% a cambi costanti a 59,1 milioni (-36,9% a cambi storici).

“Il business legacy Embedded”, spiega la società, “ha visto una contrazione causata dell’effetto combinato di due fattori: il primo, strutturale, già noto ad inizio anno, è stato il phase-out accelerato del principale cliente negli Stati Uniti, che ha interrotto gli ordinativi a fine 2023 come conseguenza dell’overstocking fatto durante lo shortage di componenti; il secondo, congiunturale, che si è inasprito nel corso dell’anno rispetto a quanto inizialmente visibile, è il destocking dei clienti giapponesi, correlato anche alla debolezza della domanda nel settore Industriale a livello mondiale”.

“Il business Edge AIoT ha avuto un calo legato a due elementi: da un lato un progetto spot su prodotti di High Performance Computing in Europa nel 2023 che non si è ripetuto nel 2024, dall’altro lato soprattutto la forte contrazione del business in Germania a causa della crisi economica che ha colpito il Paese, con un crollo dell’indice manifatturiero ben al di sotto della media europea”.

Dal lato geografico, al netto dei fatturati inter-company, gli Stati Uniti hanno generato un fatturato pari al 14,3% del totale (2023: 26,5%), il Giappone ha contribuito per il 29,2% (2023: 28,2%), mentre l’area europea ha rappresentato il 56,5% (2023: 45,3%). Con riferimento alla ripartizione del fatturato per localizzazione delle attività operative, nell’area americana le vendite si sono ridotte del 65,9%; l’area giapponese ha registrato una riduzione del 34,8%; in Europa il decremento è stato del 21,3%.

Il primo margine ammonta a 29,99 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 50,7%, in crescita rispetto al 47,4% dello scorso anno e al 45,0% del 2022. “Il miglioramento che ha riportato il margine oltre il 50% è l’effetto di più fattori: la normalizzazione dei prezzi dei componenti che non hanno avuto dei picchi di valore, il mix di prodotti venduti, il miglioramento della marginalità della controllata tedesca che è passata dal 42% al 44% e le ottimizzazioni effettuate sia lato acquisti che lato vendite per incrementare la marginalità dei prodotti rispetto al recente passato”.

L’EBITDA ammonta a -3,71 milioni rispetto a 5,53 milioni del 2023. Il dato 2024, considerando le voci di conto economico non ricorrenti, è stato pari a -4,96 milioni (nel 2023, 5,28 milioni).

L’EBIT si è fissato a -32,26 milioni rispetto a -2,45 milioni del 2023, andamento “influenzato significativamente dalla svalutazione dell’avviamento collegato alla unità generatrice di valore (“CGU”) dell’area geografica degli Stati Uniti”.

L’esercizio si è chiuso con una perdita netta di Gruppo di 36,15 milioni rispetto a -3,12 milioni del 2023, dinamica condizionata “dalle considerazioni sopra esposte e in particolare dalla svalutazione dell’avviamento collegato agli Stati Uniti”.

Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 20,4 milioni, rispetto ai 20,6 milioni al 31 dicembre 2023. “Tale andamento della gestione anche in una situazione di margini operativi negativi è stata determinata prevalentemente dalla riduzione del capitale circolante”.

Il CdA proporrà all’assemblea dei soci il riporto a nuovo della perdita d’esercizio di 52,38 milioni.

Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione, “La visibilità data dagli ordini in portafoglio e dai commitment dei clienti ad oggi è limitata. L’inizio del 2025 è stato caratterizzato da una prosecuzione della debolezza della domanda registrata a fine 2024, mentre nel secondo trimestre la situazione è prevista in miglioramento. Per quanto riguarda il Giappone, il destocking che si è manifestato nel 2024 sarà ancora presente nel primo trimestre. Abbiamo tuttavia rilevato una solida raccolta di ordini per attività di ingegneria dedicata allo sviluppo di nuove generazioni di prodotti con i clienti esistenti, che dà buone prospettive per una crescita dei ricavi nel 2026 e 2027 quando i nuovi prodotti entreranno in produzione”.
“L’area Europea continua a registrare un comportamento attendista (“wait-and-see”) dei clienti che avrà un impatto nel primo trimestre. Tuttavia, stiamo registrando un primo miglioramento della raccolta ordini in Germania rispetto all’ultimo trimestre del 2024, che avrà un impatto positivo sul secondo trimestre”.
“Nell’area Statunitense è in corso una riorganizzazione della struttura operativa, con lo scopo di definire una nuova base di partenza per lo sviluppo del business Edge AIoT, partendo dalla pipeline di opportunità costruita nel corso del 2024 e in funzione anche dell’eventuale attività di M&A”.
“In generale, la visibilità sulla seconda metà dell’anno è ancora scarsa ma ci sono prospettive per un andamento migliore rispetto al primo semestre”.