Mercati – Chiusura positiva per gli eurolistini, Milano +1,3%

Gli eurolistini chiudono in rialzo mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 39.534 punti (+1,3%) in guadagno come l’Ibex 35 di Madrid (+1,7%), il DAX di Francoforte (+1,0%), il CAC 40 di Parigi (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%).

Oltreoceano il Nasdaq cede l’1,7%, lo S&P 500 l’1,2% e il Dow Jones lo 0,9%.

L’attenzione degli investitori è già rivolta alla decisione sui tassi della Federal Reserve, attesa domani a valle della riunione del Federal Open Market Committee.

La Casa Bianca ha riferito che la telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin è durata quasi tre ore. Il colloquio è iniziato alle 10 del mattino (ora di Washington) mentre Trump si trovava nello Studio Ovale. Durante la conversazione, l’assistente presidenziale Dan Scavino ha scritto su X che la chiamata stava procedendo positivamente.

Sullo sfondo, restano monitorate le tensioni internazionali dopo gli attacchi aerei israeliani su Gaza che hanno infranto il cessate il fuoco di quasi due mesi con Hamas.

Dall’agenda macro, la produzione industriale negli Stati Uniti ha registrato, a febbraio, un incremento dello 0,7% su base mensile, al di sopra del +0,2% delle attese e del +0,3% del mese precedente.

A gennaio la bilancia commerciale destagionalizzata dell’Eurozona ha segnato un surplus in calo a 1,0 miliardi dai 15,4 miliardi di dicembre. Gli analisti si attendevano un avanzo di 14,0 miliardi.

Nella stessa area, a marzo, l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica è aumentato a 39,8 punti dai 24,2 punti di febbraio, oltre i 39,6 delle attese.

Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,094, il dollaro/yen a 149,4. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,8%) a 70,5 dollari e il Wti (-0,9%) a 67,0 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 105 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,86%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Iveco Group (+5,2%), Prysmian (+3,6%), Unipol (+2,6%), Unicredit (+2,5%) mentre chiudono in coda Telecom Italia (-1,9%), seguita da Ferrari (-1,3%), Terna (-1,1%), Inwit (-0,7%).