Mercati – Europa prosegue ben intonata, Milano (+0,9%) si consolida oltre quota 39mila

Le borse europee proseguono ben intonate a metà seduta mentre i futures di Wall Street scambiano in frazionale ribasso.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,9% a 39.384 punti, in denaro come il Dax di Francoforte (+1,2%), l’Ibex35 di Madrid (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).

Restano monitorate le tensioni internazionali dopo gli attacchi aerei israeliani su Gaza che hanno infranto il cessate il fuoco di quasi due mesi con Hamas, e in attesa della telefonata tra Trump e Putin, prevista per oggi, tra le ore 14 e le 16 italiane. Il presidente Usa ha dichiarato: “Parlerò con Putin della guerra in Ucraina. Molti elementi dell’accordo finale sono stati concordati, ma molto resta ancora da fare”.

Occhi anche sulla Germania nel giorno del voto su un maxi piano da centinaia di miliardi di euro di spese per la difesa e le infrastrutture.

Focus, allo stesso tempo, sugli appuntamenti della settimana in attesa delle decisioni della Banca del Giappone e della Fed, entrambe domani. Gli analisti prevedono che l’istituto nipponico manterrà il tasso di riferimento allo 0,5%, e, quello stelle e strisce, nel range 4,25%-4,50%.

Dall’agenda macro, a gennaio la bilancia commerciale destagionalizzata dell’Eurozona ha segnato un surplus in calo a 1,0 miliardi dai 15,4 miliardi di dicembre (rivisto da 15,5 miliardi). Gli analisti si attendevano un avanzo di 14,0 miliardi.

Nella stessa area, a marzo, l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica è aumentato a 39,8 punti dai 24,2 punti di febbraio, oltre i 39,6 delle attese.

Nello stesso periodo, l’omologo indice sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è aumentato, più delle attese (48,1 punti), a 51,6 punti dai 26 punti registrati a febbraio.

In agenda, alle ore 14:15, negli USA, il dato sulla produzione industriale di febbraio.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,094 e il cambio dollaro/yen a 149,7. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+1,3%) a 72,0 dollari al barile e il Wti (+1,3%) a 68,3 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund aumenta a 104 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,89%.

Tornando Piazza Affari, resta in vetta Iveco (+4,9%) in scia all’interesse per la divisione difesa contesa tra colossi europei, seguita da Stm (+3,7%) e Prysmian (+3,2%) mentre scivola in coda Telecom Italia (-0,7%), preceduta da Ferrari (-0,5%), Recordati e Cucinelli (entrambe -0,3%).