Mercati asiatici – Prevalgono le vendite dopo la BoJ e in attesa della Fed

Prevalgono le vendite sulle principali borse asiatiche in scia alla chiusura di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,1 e lo 0,4%, sopra la parità Hong Kong (+0,1%) e misto il Giappone con il Nikkei a -0,2% e il Topix a +0,5%.

Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,6%, l’S&P 500 a -1,1% e  il Nasdaq a -1,7%.

Come atteso, la Banca del Giappone ha lasciato i tassi invariati allo 0,5%, il livello più alto dal 2008.

Ora l’attenzione è rivolta alla decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse e soprattutto la conferenza stampa del presidente Jerome Powell in serata.

Intanto, dall’agenda macro è emerso che a febbraio la bilancia commerciale del Giappone presenta un surplus di 584,5 miliardi di yen, in netta controtendenza rispetto al deficit di 2.736,6 miliardi di gennaio (rivisto da 2.758,8 miliardi) ma inferiore al surplus di 722,8 miliardi del consensus.

Le esportazioni giapponesi sono aumentate dell’11,4% su base annua a febbraio, accelerando rispetto al +7,3% di gennaio (+12,1% il consensus), mentre le importazioni sono diminuite dello 0,7%, sotto le attese di un incremento dello 0,1% e dopo il +16,2% del mese precedente.

Sul forex, l’euro/dollaro cala a 1,088 e il cambio dollaro/yen a 149,3. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-0,4%) a 70,3 dollari al barile e il Wti (-0,4%) a 66,5 dollari al barile.