Avvio sotto la parità per le principali borse europee in attesa della Fed.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 39.489 punti, debole come l’Ibex35 di Madrid (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%).
Resta l’attenzione sulle banche centrali in attesa degli annunci della Fed di stasera con l’istituto che, secondo le previsioni, manterrà i tassi nel range 4,25%-4,50%. Lo sguardo si concentrerà poi sulla conferenza stampa del presidente Powell e sul dot plot trimestrale che dovrebbe offrire maggiori informazioni sulle prospettive economiche.
Nel frattempo, la Banca del Giappone ha lasciato invariato il costo del denaro allo 0,5%, ammettendo le preoccupazioni per l’impatto delle tensioni commerciali sull’economia globale. Nella conferenza stampa, il governatore Kazuo Ueda ha affermato che la tendenza dei prezzi al consumo continua a salire, sebbene sia ancora al di sotto dell’obiettivo fissato al 2%.
Sul fronte macro, a gennaio la bilancia commerciale giapponese ha evidenziato un surplus di 584,5 miliardi di yen, in netta controtendenza rispetto al deficit di 2.736,6 miliardi di dicembre (rivisto da 2.758,8 miliardi) e al di sopra del surplus di 722,8 miliardi del consensus.
Attesi alle ore 11:00, nell’Eurozona, i prezzi al consumo finali di febbraio e alle 12:00, negli USA, le richieste mutui MBA.
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,09 mentre il cambio dollaro/yen oscilla a 149,4. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,5%) a 70,2 dollari al barile e il Wti (-0,5%) a 66,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund riparte da 106 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,83%.
Tornando Piazza Affari, guidano in avvio Leonardo (+1,8%), Terna (+0,7%) e Iveco (+0,6%); in coda Prysmian (-1,7%), Moncler e STM (entrambe -1,1%).