Mercati – Europa migliora nel pomeriggio, Milano (+0,4%) consolida massimi dal 2007

Le borse europee migliorano complessivamente nel pomeriggio con l’andamento positivo di Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 39.684 punti, confermandosi sui massimi dal 2007, bene come il Cac 40 di Parigi (+0,7%), l’Ibex35 di Madrid (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%); resta invece negativo il Dax di Francoforte (-0,5%). Oltreoceano, il Nasdaq sale dello 0,9%, l’S&P 500 e il Dow Jones dello 0,6%.

Cresce l’attesa per la Fed che, stasera, secondo le stime, manterrà i tassi nel range 4,25%-4,50%, e per la successiva conferenza stampa del presidente Powell.

Sempre in tema di politica monetaria, secondo il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, l’incertezza globale non permette all’Eurotower di avere “un percorso predeterminato per l’evoluzione dei tassi di interesse nei prossimi mesi”.

Domani sarà il turno della Bank of England.

Sullo sfondo restano monitorate le questioni commerciali dopo che il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, il segretario al Commercio, Howard Lutnick, e quello al Tesoro, Scott Bessent, hanno discusso, con le controparti di altri Paesi, una riduzione reciproca dei dazi prima della scadenza del 2 aprile.

Dall’agenda macro, nella settimana al 14 marzo l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, è calato del 6,2%, dopo il +11,2% della settimana precedente.

Nell’Eurozona, l’inflazione di febbraio è stata dello 0,4% su base mensile, in leggero rallentamento rispetto al preliminare e al consensus (+0,5% entrambi). Analogamente, su base annua, il dato si è attestato al +2,3% dal 2,4% del preliminare e delle stime. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento del 2,6% su base tendenziale, in linea al preliminare e alle attese.

Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,088 mentre il cambio dollaro/yen sale a 149,9. Tra le materie prime, il petrolio vira in leggero rialzo con il Brent (+0,3%) a 70,8 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 66,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund riduce l’aumento a 106 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,85%.

Tornando Piazza Affari, sale in vetta Tenaris (+2,5%), seguita da MPS (+1,8%), Eni e Banca Mediolanum (entrambe +1,3%); realizzi in coda su Iveco (-1,7%) dopo il rally di ieri alimentato dall’interesse per la divisione difesa, preceduta da Campari (-1,3%), Leonardo e STM (entrambe -0,9%).