Le borse europee proseguono sparse a metà seduta mentre i futures di Wall Street scambiano sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 39.655 punti, positiva come il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,1%), restano in territorio negativo invece il Dax di Francoforte (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
Resta l’attenzione sulle banche centrali in attesa degli annunci della Fed di stasera con l’istituto che, secondo le previsioni, manterrà i tassi nel range 4,25%-4,50%. Lo sguardo si concentrerà poi sulla conferenza stampa del presidente Powell e sul dot plot trimestrale che dovrebbe offrire maggiori informazioni sulle prospettive economiche.
Nel frattempo, la Banca del Giappone ha lasciato invariato il costo del denaro allo 0,5%, ammettendo le preoccupazioni per l’impatto delle tensioni commerciali sull’economia globale. Nella conferenza stampa, il governatore Kazuo Ueda ha affermato che la tendenza dei prezzi al consumo continua a salire, sebbene sia ancora al di sotto dell’obiettivo fissato al 2%.
Sul fronte macro, nell’Eurozona l’inflazione ha registrato a febbraio un aumento dello 0,4% su base mensile, in leggero rallentamento rispetto al preliminare e al consensus (+0,5% entrambi). Analogamente, su base annua, il dato si è attestato al +2,3% dal 2,4% del preliminare e delle stime. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento del 2,6% su base tendenziale, in linea alla rilevazione preliminare e alle attese.
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per l’evolversi del conflitto in Ucraina, all’indomani della lunga telefonata tra il presidente Usa Trump e l’omologo russo Putin.
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,09 mentre il cambio dollaro/yen sale a 149,9. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,2%) a 70,4 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 66,6 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund sale a 111 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,90%.
Tornando Piazza Affari, guida MPS (+3,1%) seguita da Leonardo (+2%), Mediobanca (+1,8%) e Ferrari (+1,1%); in coda Campari (-1,5%), preceduta da TIM (-1%), Amplifon e Interpump (-0,7%).