Nel 2024 il Gruppo Snam consuntiva ricavi totali pari a 3.568 milioni, in calo del 9,5%
rispetto all’esercizio 2023. Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si registra una crescita significativa dei ricavi (+14,9%). In riduzione i ricavi dei business della transizione energetica (-71,9%) per il minor contributo dell’efficienza energetica a fronte del termine degli incentivi del c.d. Superbonus.
L’EBITDA adjusted si attesta a 2.753 milioni, in aumento del 13,9% rispetto al corrispondente valore del 2023. L’aumento è attribuibile alla crescita registrata dai ricavi regolati del business delle infrastrutture gas (+395 milioni, +16,8%), parzialmente
controbilanciato dalla performance dei business della transizione energetica (-59 milioni rispetto l’anno precedente).
L’utile operativo adjusted ammonta a 1.734 milioni, in aumento del 17,4% rispetto all’esercizio 2023, a seguito della variazione del margine operativo lordo, in parte assorbita dai maggiori ammortamenti e svalutazioni (-79 milioni, -8,4%), per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset, tra cui l’impianto FSRU di Piombino, e delle svalutazioni di asset nel settore trasporto.
L’utile netto adjusted di Gruppo ammonta a 1.289 milioni, in crescita del 10,4% rispetto al 2023. I positivi risultati della gestione operativa, sono stati in parte controbilanciati dai maggiori oneri finanziari netti, connessi, in particolare, all’aumento del costo medio del debito netto e dell’esposizione finanziaria media, oltre che da maggiori imposte.
L’indebitamento finanziario netto, comprensivo del pagamento agli azionisti del dividendo 2023 (-946 mln), delle variazioni non monetarie (-129 mln) e del flusso di cassa netto generato dalla prima emissione di obbligazioni subordinate perpetue (+976 mln), ha registrato un aumento di 968 milioni rispetto al 31 dicembre 2023, attestandosi a 16.238 milioni.
Gli investimenti totali ammontano a 2.875 milioni, in crescita del 31,0% rispetto al 2023 (2.194 milioni di euro). La crescita è stata trainata dagli investimenti nel business delle
infrastrutture gas, principalmente riconducibili agli interventi di realizzazione del terminale di rigassificazione di Ravenna e del suo allacciamento alla rete di trasporto del gas, oltre che alla prima fase della Linea Adriatica, progetto supportato dai fondi del RepowerEU. Gli investimenti totali risultano per il 65% e il 31% allineati rispettivamente ai Sustainable Development Goals (SDGs) e alla Tassonomia Europea.
Nel 2024 la RAB (Regulated Asset Base) tariffaria ha raggiunto i 23,7 miliardi (+5,8%
rispetto al 2023), principalmente grazie agli investimenti in trasporto e stoccaggio.
I risultati 2024 consentono al Cda di proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo a saldo di 0,1743 euro per azione, in pagamento a partire dal 25 giugno 2025 (record date 24 giugno), con data di stacco cedola il 23 giugno. Il dividendo per l’esercizio 2024, si determina pertanto pari a 0,2905 euro per azione, di cui 0,1162 euro per azione già distribuiti a gennaio 2025 a titolo di acconto (390 milioni).
Il dividendo proposto è in linea con la politica di dividendi e riflette una crescita del 3% rispetto al 2023.
Confermati gli obiettivi finanziari del 2025:
- Investimenti complessivamente pari a 2,9 miliardi, di cui 2,5 miliardi in infrastruttura gas e 0,4 miliardi per la transizione energetica;
- RAB tariffaria a 25,8 miliardi (+9% circa rispetto al 2024) grazie ai
nuovi investimenti, all’effetto dell’inflazione, all’integrazione di Edison Stoccaggio e alla FSRU di Ravenna; - EBITDA adjusted atteso a 2,85 miliardi (+4% circa rispetto al 2024);
- Utile netto adjusted atteso a 1,35 miliardi (+5% rispetto al 2024);
- Debito Netto atteso a circa 18,4 miliardi (in calo rispetto alla guidance di 18,6 miliardi), compreso il pagamento relativo all’acquisizione di Edison Stoccaggio e la cessione di
ADNOC Gas Pipelines.