Mercati – Europa peggiora a metà seduta dopo parole Lagarde, Piazza Affari scivola a -1,7%

Le borse europee peggiorano a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib vira con un -1,7% a 39.041 punti, in calo come il Dax di Francoforte (-1,9%), il Cac 40 di Parigi (-1,2%), l’Ibex35 di Madrid (-1,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%).

Sul sentiment pesano le parole di Christine Lagarde al Parlamento europeo. La presidente della Bce ha spiegato che “un dazio statunitense del 25% ridurrebbe la crescita dell’area euro dello 0,3% nel primo anno”, aggiungendo che una ritorsione europea incrementerebbe l’impatto allo 0,5%.

Inoltre, l’inflazione potrebbe aumentare dello 0,5%.

Dichiarazioni coerenti con il bollettino economico della Bce dal quale emerge che “Livelli elevati di incertezza sul piano geopolitico e delle politiche economiche e commerciali dovrebbero incidere negativamente sull’economia dell’area dell’euro”.

Sempre in tema di politica monetaria, l’attenzione si sposterà nel primo pomeriggio sulla Bank of England.

Dall’agenda macro, a febbraio i prezzi alla produzione in Germania sono calati dello 0,2% su base mensile, contro il +0,1% delle attese e dopo il -0,1% di gennaio. Su base annua, sono aumentati dello 0,7%, a fronte del +1,0% del consensus e del +0,5% del mese precedente.

Nel Regno Unito, il tasso medio di disoccupazione del trimestre terminato a gennaio si è attestato al 4,4%, in linea al mese precedente e alle attese.

Focus alle ore 13:30, negli USA, sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,084 e il cambio dollaro/yen a 148,5. Tra le materie prime, il petrolio rallenta con il Brent (-0,1%) a 70,7 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 66,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund sale a 106 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,82%.

Tornando Piazza Affari, resta in vetta Nexi (+2%), in scia a indiscrezioni sulla cessione della Rete Interbancaria Nazionale della società, seguita da Diasorin (+1,2%) e Snam (+1%); In coda Leonardo (-4,3%), Iveco (-3,7%), Stellantis e Buzzi (entrambe -3,5%).