USA – Wall Street scatta in scia alle parole di Jerome Powell

Wall Street torna a salire mercoledì dopo che Jerome Powell, presidente della Fed, ha detto che l’economia americana è ancora abbastanza in salute da mantenere i tassi di interesse invariati.

Così l’S&P 500 ha chiuso a +1,08%, il Nasdaq a +1,41% e il Dow Jones a +0,92%.

Il sentiment che però è arrivato dalla Fed non è stato unidirezionale. Mentre l’economia si rimosta ancora una volta resiliente la Banca Centrale ha lanciato degli importanti moniti per il futuro.

La Federal Reserve si aspetto adesso che l’economia cresca più lentamente per quest’anno e il prossimo rispetto all’andamento degli ultimi 3 mesi (che aveva già mostrato segnali di rallentamento).

Le previsioni per quest’anno sono di una crescita dell’1,7% e dell’1,8% per il 2026 rispetto al +2,8% nel 2024.

Gli analisti della Fed si aspettano inoltre un aumento dell’inflazione dovuto alla guerra commerciale iniziata da Donald Trump, che secondo le nuove previsioni raggiungerà quest’anno il 2,7%, un aumento dello 0,2% rispetto alla porecedente stima.

Il presidente della Fed Jerome Powell alla conferenza stampa ha detto che i dazi decisi dal presidente Donald Trump hanno iniziato a spingere l’inflazione al rialzo, annullando gli sforzi della Banca Centrale iniziati nel 2022 per ridurla.

“Penso fossimo molto vicini alla stabilità. Non posso dire che fossimo arrivati al traguardo ma penso che l’arrivo dei dazi abbia bloccato ogni possibile progresso” ha detto Powell, che ha però allontanato con decisione le paure per una possibile “stagflation”, dove l’economia si ferma e l’inflazione continua a salire.

Tornando all’azionario tra i principali trascinatori troviamo Nvidia che ha chiuso a +1,8% riducendo le perdite da inizio anno a -12,5%.

Seduta positiva anche per Tesla a +4,7% che tenta il rimbalzo dopo due giorni di cali. Da inizio anno la società di Elon Musk è precipitata con un -41,6%.

Tra le perdenti ieri troviamo General Mills, colosso alimentare americano che controlla 89 marche, che ha chiuso a -2,1% nonostante la pubblicazione di risultati per l’ultimo trimestre 2024 superiori alle attese.

Passando alle materie prime il Brent ha chiuso ieri a +0,31% a 70,78 dollari al barile. Andamento simile anche per il Wti a +0,24% a 66,91 dollari al barile.

Tra i metalli preziosi l’oro ha chiuso a +0,01% a 3041,2 dollari l’oncia. Bene l’argento a +0,65% a 34,41 dollari l’oncia.

Infine questa mattina sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,089 e il dollaro/yen in calo a 148,23.