Mercati – Chiusura perlopiù negativa per gli eurolistini, Milano -0,4%

Gli eurolistini chiudono perlopiù in ribasso mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 39.036 punti (-0,4%) in calo come il DAX di Francoforte (-0,8%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%), il CAC 40 di Parigi (-0,6%). Chiude sopra la pari l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,2%, il Dow Jones procede invariato e lo S&P 500 cede lo 0,1%.

Il tutto in una seduta potenzialmente caratterizzata da ulteriore volatilità a causa del “triple witching day” che vede la scadenza contemporanea di contratti legati ad azioni, indici e fondi negoziati in borsa per circa 4,5 trilioni di dollari.

In tale contesto, sul sentiment continuano intanto a pesare i rischi di escalation della guerra commerciale in scia alle nuove dichiarazioni di Trump. In particolare, il presidente USA ha scritto, sul suo social media Truth, che il 2 aprile, data in cui diventeranno efficaci i dazi annunciati, sarà il giorno della liberazione dell’America, spiegando che ‘Per decenni siamo stati spennati e maltrattati da ogni nazione al mondo, amica e nemica’.

L’Unione Europea ha invece deciso di slittare dal 31 marzo a metà aprile i dazi sul whiskey americano per dare più spazio ai negoziati con la Casa Bianca e cercare magari anche di evitare le tariffe del 200% minacciate da Trump su champagne e vini del Vecchio Continente.

Dall’agenda macro, nell’Eurozona, la fiducia dei consumatori preliminare di marzo si è attestata -14,5 punti rispetto ai -13 stimati e ai -13,6 punti di febbraio.

Nello stesso mese, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori nel Regno Unito, si è attestato a -19,0 punti, in recupero rispetto alle attese e al dato di febbraio (entrambi a -20 punti).

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,082, il dollaro/yen sale a 149,2. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,2%) a 72,2 dollari e il Wti (+0,4%) a 68,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 105 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,82%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Banco Bpm (+1,5%), Inwit (+1,1%), Telecom Italia (+1,1%), Diasorin (+0,9%) mentre chiudono in coda Nexi (-4,9%) seguita da Leonardo (-3,3%), Campari (-2,8%), Stmicroelectronics (-2,4%).