Le borse europee proseguono in territorio negativo a metà seduta, in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,4% a 39.034 punti, sotto la parità come il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%), vira in positivo l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).
Gli investitori si trovano ad affrontare una prospettiva sempre più incerta sull’economia globale, tra i timori sui dazi e le indicazioni in chiaro scuro emerse dalle ultime trimestrali.
Il presidente Trump ha intanto ribadito che sia i dazi reciproci generali sia alcuni dazi aggiuntivi specifici per settore entreranno in vigore il 2 aprile.
L’Unione Europea ha invece deciso di slittare dal 31 marzo a metà aprile i dazi sul whiskey americano per dare più spazio ai negoziati con la Casa Bianca e cercare magari anche di evitare le tariffe del 200% minacciate da Trump su champagne e vini del Vecchio Continente.
Le banche centrali, Fed, Bce e BoE, hanno espresso cautela sulla crescita economica, vista più lenta del previsto, a causa delle ricadute delle politiche di Trump che potrebbero portare a un aumento dell’inflazione.
Resta l’attenzione anche sul fronte della pace in Ucraina con i leader degli Stati membri del Consiglio Europeo, tranne l’Ungheria, che hanno ribadito il sostegno a Kiev e al piano di riarmo di Ursula von der Leyen.
Dall’agenda macro, a marzo, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori nel Regno Unito, si è attestato a -19,0 punti, in recupero rispetto alle attese e al dato di febbraio (entrambi a -20 punti).
A febbraio l’indice dei prezzi al consumo del Giappone è aumentato del 3,7% annuo, in rallentamento rispetto al +4,0% di gennaio.
Attesa, alle ore 16:00, nell’Eurozona, la fiducia dei consumatori preliminare di marzo.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,084 mentre il cambio dollaro/yen sale a 149,3. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-0,4%) a 71,7 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 67,9 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund sale a 112 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,88%.
Tornando Piazza Affari, guidano TIM E Inwit (+0,9%) seguite da MPS e Banca Mediolanum (+0,8%). In coda STM (-3,3%), Leonardo (-2,8%), Nexi (-2,2%) e Recordati (-1,5%).