Iren – Chiude il 2024 con un utile netto di 268,5 mln (+5,4%), proposto dividendo di 12,83 c€

Il Gruppo Iren ha chiuso il 2024 con ricavi consolidati pari a 6.043,1 milioni, in diminuzione del 6,9% rispetto ai 6.490,4 milioni dell’esercizio 2023.

I principali fattori di contrazione del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per oltre 300 milioni di euro dalla riduzione dei prezzi delle commodities e per circa 338 milioni dalla riduzione delle attività di efficientamento energetico quali le riqualificazioni energetiche degli edifici, a causa del progressivo completamento dei lavori correlati al
Superbonus 110%.

Contribuiscono, per contro, positivamente sui ricavi di periodo le importanti revisioni tariffarie sia delle Reti che dell’Ambiente e le variazioni del perimetro di consolidamento che
incidono positivamente sui ricavi per circa 51 milioni di euro e sono riferibili principalmente al consolidamento di Sienambiente e Acquaenna.

L’EBITDA ammonta a 1.274,1 milioni, in aumento del 6,5% rispetto ai 1.196,9 milioni dell’esercizio 2023. Il periodo è stato caratterizzato da uno scenario energetico meno favorevole rispetto al 2023, da importanti revisioni tariffarie che hanno interessato la
BU Reti (con l’aggiornamento positivo dei parametri regolatori) e la BU Ambiente in particolare per le attività di raccolta rifiuti, dal pieno recupero della marginalità commerciale della BU Mercato e dall’avvio, seppur ancora non a regime, della fase operativa di alcuni impianti della filiera Ambiente nonché dal progressivo esaurimento dei cantieri legati al Superbonus 110%.

L’EBIT è pari a 519,7 milioni, in aumento del 11,9% rispetto ai 464,4 milioni del precedente esercizio.

L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 268,5 milioni, in aumento del 5,4% rispetto al risultato dell’esercizio 2023. La crescita riflette l’andamento dell’EBITDA ed una miglior gestione finanziaria a compensazione di una più alta incidenza delle imposte, le quali nel corso del 2023 avevano beneficiato della non imponibilità dei crediti di imposta, riconosciuti a contrasto dei costi dell’energia delle imprese energivore.

L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 4.083 milioni al 31 dicembre 2024, in incremento (+4%) rispetto al dato del 31 dicembre 2023. Al riguardo, il flusso di cassa operativo, impattato positivamente dall’EBITDA e dallo smobilizzo dei crediti fiscali da Superbonus 110% per circa 250 milioni, si attesta a fine anno ad oltre 1 miliardo di euro coprendo ampiamente gli investimenti effettuati e consentendo una riduzione del rapporto debito netto/EBITDA pari a 3,2x.

Gli investimenti lordi realizzati nel periodo ammontano a 942 milioni, in crescita (+0,9%) rispetto al 2023, di cui 830 milioni di investimenti tecnici e 112 milioni di investimenti finanziari riconducibili all’acquisizione della quota di minoranza di Egea (87 milioni), al consolidamento di Sienambiente (19 milioni) e all’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del nuovo impianto agrivoltaico di Rovigo (5 milioni). Si segnala inoltre che il 76% degli investimenti è stata orientata a progetti di sostenibilità, in linea con le previsioni di piano industriale.

Il Cda ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, che si terrà il 24 aprile 2025, il pagamento di un dividendo pari a 12,83 centesimi di euro per azione, in crescita del 8% rispetto allo scorso anno. Data stacco della cedola il 23 giugno 2025, record date il 24 giugno e data di pagamento il 25 giugno.