Mercati – Avvio tonico per il Vecchio Continente con Milano a +0,7%

Avvio tonico per le principali borse europee con l’attenzione sulle questioni internazionali e l’agenda macro.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 39.316 punti, in linea con il Cac 40 di Parigi (+0,7%), preceduto da Dax di Francoforte (+1%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,9%) e seguito dal Ftse 100 di Londra (+0,5%).

Resta l’attenzione sulle questioni commerciali in vista del prossimo round di tariffe statunitensi in arrivo il 2 aprile. Secondo i funzionari, Trump annuncerà dazi reciproci su larga scala e, per ora, l’amministrazione non sta pianificando tariffe separate e specifiche per settore, come il presidente Usa aveva lasciato intendere.

Intanto il Canada va verso il voto anticipato, con il primo ministro Mark Carney che ha annunciato elezioni per il 28 aprile.

Giornata fitta di appuntamenti macro con gli indici PMI di Germania, Eurozona, Regno Unito e Stati Uniti.

Intanto a marzo l’indice preliminare PMI Manifatturiero francese si è attestato a 48,9 punti, in miglioramento oltre le attese (46,4 punti) dai 45,8 punti dalla rilevazione finale di febbraio. L’indice PMI Servizi è salito anch’esso oltre le attese (46,3 punti) a 46,6 punti da 45,3 punti del mese precedente. Il PMI Composito, che include anche manifatturiero e servizi, è salito a 47 punti dai 45,1 punti di febbraio, rispetto ai 46,5 punti delle attese.

Sullo sfondo permangono le tensioni geopolitiche in Ucraina, con la Russia che ha ridimensionato le aspettative della Casa Bianca per una rapida risoluzione del conflitto, affermando che i negoziati con gli Stati Uniti “saranno difficili”.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,084 e il cambio dollaro/yen a 149,7. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,2%) a 71,7 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 68,5 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund riparte da 110 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,89%.

Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Banca Mediolanum (+2,9%) e TIM (+2,8%), seguite da Popolare di Sondrio e Unipol (+2%); in coda Leonardo (-0,3%), Inwit e Tenaris (-0,1%).