Mercati – Europa rallenta moderatamente a metà seduta, Piazza Affari +0,4%

Le borse europee riducono moderatamente i guadagni a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in denaro.

A Milano, il Ftse Mib sale dello 0,4% a 39.181 punti, sopra la parità come il Dax di Francoforte (+0,6%), l’Ibex35 di Madrid (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).

Gli investitori restano focalizzati sul Liberation Day del 2 aprile quando Trump rivelerà le tariffe reciproche statunitensi su alcuni Paesi. Tuttavia, secondo alcuni funzionari, l’annuncio sarà più mirato rispetto alla raffica di restrizioni a cui il presidente Usa aveva pensato in precedenza.

Intanto il Canada va verso il voto anticipato, con il primo ministro Mark Carney che ha annunciato elezioni per il 28 aprile.

Occhi allo stesso tempo sui segnali provenienti dagli appuntamenti dei prossimi giorni in vista soprattutto dell’inflazione del Regno Unito (mercoledì), del PIL Usa (giovedì) e del deflatore PCE (venerdì), misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Fed.

Dall’agenda odierna, la stima preliminare di marzo del PMI Manifatturiero dell’Eurozona si è attestata a 48,7 punti, in aumento, oltre le attese (48,3 punti), dai 47,6 punti di febbraio. Il Servizi è sceso, contro il consensus (51,2 punti), a 50,4 punti dai 50,6 punti del mese precedente. Il Composito ha segnato un valore di 50,4 punti, a fronte dei 50,8 punti stimati e dei 50,2 punti di febbraio.

Il preliminare di marzo del PMI manifatturiero della Germania è salito, oltre le attese (47,1 punti) a 48,3 punti dai 46,5 punti della rilevazione finale di febbraio. Il PMI servizi è invece sceso a 50,2 punti, contro le previsioni che davano il dato in aumento a 52,3 punti rispetto al mese precedente pari 51,1 punti. Il composito ha riportato un valore preliminare di 50,9 punti, superiore ai 50,4 punti di febbraio ma inferiore ai 51,2 punti stimati.

Attesi nel pomeriggio i dati PMI statunitensi.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,085 e il cambio dollaro/yen a 149,6. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+0,6%) a 72,0 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 68,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund cala a 104 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,82%.

Tornando a Piazza Affari, resta in vetta Banca Mediolanum (+2,8%) in scia all’inizio di copertura da parte Jp Morgan con rating “Overweight” e target price a 17,4 euro, seguita da Finecobank (+2,2%) e Unipol (+1,8%) mentre scivola in coda Moncler (-1,6%), preceduta da A2A (-1,1%) e Cucinelli (-1%).