Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura tonica di ieri a Wall Street.
Shanghai è flat mentre Shenzhen cede lo 0,6%, crolla Hong Kong (-2,2%). Acquisti invece in Giappone con Nikkei a +0,5% e Topix +0,2%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a +1,4%, l’S&P 500 a +1,8% e il Nasdaq a +2,3%.
Secondo quanto emerge dai verbali dell’ultima riunione, la Banca del Giappone potrebbe continuare ad aumentare i tassi se l’economia e l’inflazione seguiranno le previsioni. Le stime di gennaio dell’istituto indicano un’inflazione core al 2,4% e una crescita del Pil all’1,1%.
In tema di banche centrali, Raphael Bostic della Fed di Atlanta ha espresso incertezza riguardo all’attuale stato dell’economia e ha avvertito che la Federal Reserve potrebbe effettuare un solo taglio dei tassi nel 2025, citando il rischio di un’inflazione più alta a causa delle tensioni tariffarie.
Resta l’attenzione sulle questioni commerciali. Secondo gli analisti il mercato sta reagendo bene ai passi indietro dell’amministrazione Trump sulla guerra commerciale e al diminuire delle tensioni internazionali.
Secondo alcuni operatori anche i dazi che dovrebbero entrare in vigore il 2 aprile potrebbero essere posticipati ulteriormente.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,079 mentre il cambio dollaro/yen sale a 150,7. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 72,6 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 69,4 dollari al barile.