Prevista partenza perlopiù positiva per le principali borse europee.
Chiusura ieri tonica a Wall Street con il Nasdaq a +2,3%, l’S&P 500 a +1,8% e il Dow Jones a +1,4%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,5%, Shanghai viaggia flat e Hong Kong a -2,2%.
Resta l’attenzione sui rapporti internazionali con Trump che segnalato il prossimo 2 aprile come “Giorno della liberazione”, annunciando l’inizio di una politica più protezionistica intesa come ritorsione contro i partner commerciali che ha accusato di “fregare” gli USA. Tuttavia, potrebbe esentare alcuni comparti quali l’automobilistico, il farmaceutico e i microchip come tentativo di rendere le misure un po’ meno drastiche e più mirate.
Intanto, ieri, ha annunciato una “tariffa secondaria” su Caracas, in base alla quale “qualsiasi Paese che acquisti petrolio e/o gas dal Venezuela sarà costretto a pagare una tariffa del 25% agli Stati Uniti su qualsiasi commercio che faccia con il nostro Paese”.
Occhi anche sulla politica monetaria con il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, che ha parlato dell’impatto degli aumenti dei dazi che ostacolano i progressi nella disinflazione, motivo per cui ora ritiene probabile un solo taglio ai tassi per quest’anno, anziché due.
Restano, infine, monitorati i segnali provenienti dagli appuntamenti di questa settimana in attesa soprattutto, oggi, in Germania, dell’indice IFO e, negli USA, dell’Indice manifatturiero Fed Richmond, entrambi di marzo, dell’inflazione del Regno Unito (domani), del PIL Usa (giovedì) e del deflatore PCE (venerdì), misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Fed.
A Piazza Affari, riflettori su Enel dopo l’accordo con Masdar per la vendita, a quest’ultima, del 49,99% del capitale in EGPE Solar 2, veicolo che detiene quattro asset fotovoltaici di Endesa operativi in Spagna per una capacità installata complessiva di 446 MW.
Focus anche su Stellantis appesantita da una contrazione del 16,2% delle immatricolazioni di nuove auto in Europa a febbraio.