Le borse europee peggiorano a metà seduta con i futures di Wall Street che viaggiano in leggero calo.
A Milano, il Ftse Mib vira con un -0,5% a 39.207 punti, debole come il Cac 40 di Parigi (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,6%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,3%) mentre resiste il Ftse 100 di Londra (+0,2%).
Continua a tenere banco il tema delle tariffe in vista 2 aprile, quando Trump svelerà i dettagli sui dazi reciproci.
Nonostante resti l’aspettativa che la mossa sarà più “soft” e più mirata di quanto temuto in precedenza, persiste il pessimismo negli Usa con il peggior dato sulla fiducia dei consumatori in 12 anni.
Occhi allo stesso tempo sull’agenda macro e la politica monetaria dopo l’inaspettato rallentamento dell’inflazione nel Regno Unito che rafforza la speranza di un taglio ai tassi da parte della Banca d’Inghilterra.
In particolare, oltremanica, a febbraio, i prezzi al consumo sono aumentati del 2,8% su base annua, meno delle attese (+2,9%) dopo il +3,0% di gennaio. Sono saliti dello 0,4% su base mensile, a fronte del +0,5% delle attese e del -0,1% del mese precedente. Il CPI Core ha riportato un incremento del 3,5%, rispetto al +3,6% delle previsioni e al +3,7% del mese precedente.
Sempre dall’agenda odierna, a marzo, la fiducia dei consumatori francesi si è attestata a 92 punti, in peggioramento contro le attese (94 punti) rispetto ai 93 punti del mese precedente.
Attesi, dagli Usa, alle ore 12:00, le richieste mutui MBA e, alle 13:30, gli ordini beni durevoli preliminari di febbraio.
Sul forex, l’euro/dollaro resta a 1,079 e il cambio dollaro/yen a 150,2. Tra le materie prime, il petrolio accelera con il Brent (+0,8%) a 73,0 dollari al barile e il Wti (+0,9%) a 69,6 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund si mantiene a 110 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,90%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Cucinelli (+2,1%), seguita da Eni e Banca Mediolanum (entrambe +1,4%) mentre crolla in coda Banco BPM (-5,3%) dopo il parere negativo della Bce sull’applicazione del Danish Compromise sull’opa lanciata su Anima, preceduta da Amplifon (-2,2%) e Ferrari (-2%).