Il conto economico consolidato di Lindbergh al 31 dicembre 2024 è stato redatto deconsolidando sia i ricavi, sia i costi generati dalle attività cedute in Francia, rappresentando quindi l’andamento economico delle sole attività che sono rimaste nel perimetro del Gruppo (continuing operations).
Premesso ciò, i ricavi delle vendite e delle prestazioni sono stati pari a 23,54 milioni, in calo del 11% rispetto a 26,44 milioni al 31 dicembre 2023, per effetto del sopra citato
“deconsolidamento di ricavi generati da Lindbergh France (pari a circa 10,6 milioni nel 2024)”, spiega la società.
La BU Network Management (che da quest’anno ricomprende anche i ricavi della BU Warehouse Management), per effetto del deconsolidamento della Francia, è stata in calo del 47%, con ricavi a 11,78 milioni (22,23 milioni nel 2023); la BU Waste/Circular Economy ha registrato ricavi a 3,76 milioni, in crescita del 24% (3,02 milioni nel 2023). Molto positivo l’andamento della nuova BU HVAC, che ha prodotto ricavi pari a 7,99 milioni (+575%), rispetto a 1,18 milioni del 2023, “risultato del consolidamento delle società acquisite nel corso del 2024”.
I ricavi consolidati, comprensivi anche di altri ricavi e proventi per 587mila euro, sono stati pari a 24,13 milioni, in calo del 10% in considerazione del deconsolidamento di Lindbergh France, rispetto a 26,91 milioni conseguiti nel 2023.
Dopo aver spesato costi operativi per 19,8 milioni, l’EBITDA si è attestato a 4,33 milioni (EBITDA Margin del 17,9%), in aumento del 26% rispetto al dato 2023 di 3,43 milioni (EBITDA Margin del 12,7%).
Spesati ammortamenti e svalutazioni per 1,96 milioni, l’EBIT è stato pari a 2,35 milioni, con un incremento del 37%.
L’utile d’esercizio delle continuing operations si è attestato a 1,61 milioni, in progresso del 37%.
Il risultato netto delle attività cedute in Francia (discontinued operations) è stato negativo per 1,59 milioni. “Questo risultato tiene conto sia del risultato economico delle operations in Francia nel 2024 (sostanzialmente in pareggio), sia della plusvalenza ottenuta da Lindbergh France per la vendita del ramo d’azienda delle consegne notturne, sia della svalutazione della partecipazione detenuta da Lindbergh Spa (pari a 2,8 milioni)”.
L’utile d’esercizio comprensivo delle discontinued operations (attività ceduta in Francia) è stato pari a 17mila euro.
Lo stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2024, così come il Rendiconto Finanziario e l’indebitamento finanziario, “comprendono anche i valori di bilancio di Lindbergh France, essendo la società ancora oggi nel perimetro del Gruppo, ma senza le attività operative. La società rimarrà nel perimetro almeno per i prossimi 18 mesi, tempo necessario per incassare i proventi della vendita del ramo d’azienda”.
Pertanto, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2024 è stato pari a 3,42 milioni rispetto ai 3,79 milioni di fine 2023.
ll CdA proporrà all’assemblea degli azionisti del prossimo 29 aprile di ripianare la perdita d’esercizio come segue: per euro 24.740,10 mediante utilizzo della riserva /futuro aumento capitale, per euro 52.255,00 mediante utilizzo della quota di riserva straordinaria resa indisponibile nell’esercizio 2022, ma ad oggi tornata disponibile, per euro 1.926.219,20 mediante utilizzo della riserva straordinaria. Inoltre, proporrà di attingere alla riserva straordinaria per Euro 8.207,00 per far sì che la riserva legale sia reintegrata ai sensi dell’art. 2430 del codice civile, in quanto, a seguito dell’aumento di capitale sottoscritto e versato il 20/12/2024, attualmente la riserva legale non raggiunge il quinto del capitale sociale.
Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione, la società si attende “per il 2025 una ripresa della crescita organica per la BU Network Management, anche se non ai livelli degli anni antecedenti il 2024. Le relazioni con i clienti storici sono molto buone e il mercato in Italia resta ben protetto. Si attiveranno un paio di nuove collaborazioni con clienti di rilievo che potrebbero portare nel medio termine a un buon aumento dei ricavi attraverso le nostre attività di up-selling. Prevediamo una sostenuta crescita organica per la BU Waste/Circular Economy (+24% nel 2024 vs 2023), in linea con quella degli anni precedenti. Lo sviluppo del settore HVAC, attraverso la controllata SMIT Srl, continuerà anche nel 2025, con buone opportunità di mercato che contiamo di cogliere nei prossimi mesi. Si prevede che da quest’anno la BU HVAC possa diventare la prima del gruppo in termini di ricavi aggregati”.
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