Mercati – Borse europee limano le perdite a metà seduta con Piazza Affari a -0,5%

Le borse europee riducono le perdite a metà seduta con i futures di Wall Street che viaggiano poco mossi.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% a 38.851 punti, in calo come il Dax di Francoforte (-1,0%), il Ftse 100 di Londra (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,2%).

Si mercati continuano a pesare i timori legati alla guerra commerciale dopo l’annuncio di Trump di nuovi “dazi del 25% permanenti su tutti i veicoli prodotti fuori dagli Usa”, a partire dal 2 aprile, ovvero il giorno della “liberazione dell’America” quando scatteranno anche i dazi reciproci nei confronti di 15 Paesi. Le tariffe si applicheranno quindi anche sull’import da Canada e Messico, i due maggiori partner commerciali, legati da un accordo di libero scambio.

Secondo Trump, la Cina potrebbe anche ottenere una riduzione tariffaria al fine di favorire  l’accordo su TikTok, aggiungendo che quelli reciproci, che riguarderanno anche l’Ue, saranno “clementi”. Il presidente ha tuttavia avvertito che se l’Unione Europea e il Canada collaborano “per danneggiare economicamente gli Stati Uniti” potrebbero essere soggetti a maggiori dazi.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato che “l’Ue continuerà a cercare soluzioni negoziate, salvaguardando al contempo i suoi interessi economici”, ribadendo che “le tariffe sono tasse: cattive per le imprese, peggiori per i consumatori ugualmente negli Stati Uniti e nell’Unione europea”.

Resta allo stesso tempo l’attenzione sulle banche centrali dopo le parole del presidente della Fed di St. Louis, Alberto Musalem, secondo il quale non è chiaro se l’impatto dei dazi sarà temporaneo, avvertendo che gli effetti secondari potrebbero indurre i policy maker a mantenere più a lungo stabili i tassi di interesse.

Ulteriori spunti sono attesi oggi pomeriggio dall’agenda macro Usa con il PIL annualizzato 4Q24 finale, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e le scorte all’ingrosso di febbraio, mentre domani l’attenzione si concentrerà sul deflatore PCE, una misura dell’inflazione monitorata dalla Fed.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,079 e il cambio dollaro/yen a 150,9. Tra le materie prime, petrolio in frazionale ribasso con il Brent (-0,2%) a 72,9 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 69,5 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund flette a 110 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,88%.

Tornando a Piazza Affari, guida Telecom Italia (+3,7%), in scia a fonti di stampa secondo cui Poste starebbe valutando di aumentare la propria partecipazione nella tlc. Seguono Prysmian (+2,3%), Nexi (+2,1%) e Enel (+1,8%). In coda Stellantis (-4,2%), dopo i nuovi dazi Usa sulle auto, Buzzi (-2,5%), Cucinelli (-1,9%) e Unipol (-1,5%).