Il Gruppo ICF ha chiuso il 2024 con ricavi per 75,2 milioni, in contrazione rispetto a 79,9 milioni dell’esercizio precedente, in linea con il generale rallentamento che interessa i settori di attività del Gruppo nella calzatura e nella pelletteria compensati dalla crescita nel settore auto e nel settore delle applicazioni industriali.
Nonostante la flessione dei ricavi, il Gruppo ha saputo mantenere una buona redditività. L’EBITDA Adjusted si è attestato a 8,9 milioni come nel 2023. L’Ebitda margin è stato quindi pari all’11,8% (11,1% nel 2023).
L’EBIT Adjusted è pari a 5,8 milioni, in crescita del 6,7% rispetto all’esercizio precedente (pari a 5,5 milioni).
L’EBIT Reported si attesta a 3,9 milioni, in crescita rispetto a 3,1 milioni nel 2023.
Il Risultato netto Adjusted è pari 3,6 milioni in linea con il 2023. Il Risultato netto reported è pari a 2,2 milioni, anch’esso in linea con l’esercizio precedente.
Si conferma nel 2024 il trend positivo di generazione di cassa con un cash flow della gestione operativa pari a 6,7 milioni.
L’Indebitamento Finanziario Netto risulta in miglioramento passando da 10,9 milioni al 31 dicembre 2023 a 6,5 milioni al 31 dicembre 2024. Si evidenzia in particolare un saldo positivo di circa 1,4 milioni relativo alle diponibilità liquide nette verso banche e circa 7,9 milioni relativi a leasing per beni mobili ed immobili. Nel corso dell’esercizio, ICF ha provveduto alla distribuzione di dividendi per 1,4 milioni, al pagamento della seconda tranche per l’acquisizione del ramo d’azienda di Tessitura Langè per 650 mila e a investimenti in buy-back per 260 mila.
“Come già rilevato l’attività economica mondiale nel corso del 2024, sulla scia di quanto già accaduto nel 2023, principalmente a causa della inflazione e della turbolenza geopolitica mondiale, ha subito un rallentamento che si è riflesso in alcuni settori dove è presente la nostra Società ed in particolare nei settori della calzatura tecnico-sportiva, del lusso e della pelletteria. In controtendenza invece il settore del flexible packaging e della gloss lamination, il settore automotive e quello delle attività industriali.” ha commentato Guido Cami, Presidente e CEO di Industrie Chimiche Forestali. Tuttavia, “la diversificazione della nostra presenza in molteplici settori di sbocco rende la nostra Società resiliente”.
Il Cda ha deliberato di proporre, per il quinto anno consecutivo, all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 28 aprile 2025, la distribuzione di un dividendo di 20 centesimi per azione.
Quanto all’evoluzione prevedibile della gestione, la società evidenzia che “nei primi due mesi del 2025 si è riscontrata una domanda in continuità con i livelli del secondo semestre del 2024 in tutti i settori in cui opera la Società, preservando una buona redditività percentuale delle vendite. La complessa situazione macroeconomica, aggravata dalle incertezze geopolitiche, non permette al management di fare previsioni puntuali sull’andamento dell’intero esercizio. Quanto ai potenziali impatti diretti su eventuali politiche di dazi negli USA, si specifica che la Società non ha un’esposizione rilevante (circa
1 milione di euro di vendite nel 2024). ICF rimarrà focalizzata ad implementare le strategie indirizzate all’ampliamento dell’offerta nonché a valutare opportunità di sviluppo straordinario, quali operazioni di M&A o partnership strategiche”.
###
Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a Industrie Chimiche Forestali