Mercati – Europa prosegue debole a metà seduta, Piazza Affari cede lo 0,5%

Le borse europee proseguono deboli a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% a 38.907 punti, sottotono come l’Ibex35 di Madrid (-0,6%), il Dax di Francoforte (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) mentre resiste il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Resta l’attenzione sull’agenda macro in attesa, oggi pomeriggio, dell’indice PCE, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Fed e che, secondo le stime, è aumentata, a febbraio, del 2,5% a/a come a gennaio.

Nel frattempo, secondo la Consumer Expectations Survey, indagine mensile condotta dalla Bce, le aspettative mediane di febbraio sull’inflazione sono rimaste invariate sui prossimi 12 mesi e sui tre anni rispettivamente al 2,6 e al 2,4%.

Sul fronte macro, a marzo, il finale sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona si è attestato a -14,5 punti, confermando il preliminare e in linea alle attese.

Nello stesso mese, in Italia, l’omologo indice è sceso a 95 punti, contro le attese che davano il dato stabile a 98,8 punti.

Attesi alle ore 12:00, sempre nel nostro Paese, i prezzi alla produzione e, alle 13:30, negli USA, reddito e spese personali, tutti di febbraio.

Sullo sfondo persistono i rischi di escalation nella guerra commerciale in vista della prossima settimana quando scatteranno le tariffe reciproche e dopo che Trump ha annunciato dazi permanenti del 25% sulle auto nonché minacciato Europa e Canada di nuove tariffe in caso di accordi bilaterali.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,077 e il cambio dollaro/yen a 150,7. Tra le materie prime, il petrolio resta debole con il Brent (-0,2%) a 73,2 dollari al barile e il Wti (-0,2%) a 69,8 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund si mantiene a 111 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,84%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue in vetta Ferrari (+3,3%) dopo la conferma dei target 2025, nonostante i nuovi dazi Usa sull’auto, e l’annuncio di un aumento dei prezzi del 10% per alcuni modelli. Seguono Inwit (+2,3%) e Italgas (+1,4%). Resta in fondo Bper (-2,6%), preceduta da Popolare di Sondrio e Iveco (entrambe -2,4%).