Mercati – Chiusura positiva per gli eurolistini, Milano +1,3%

Gli eurolistini chiudono in rialzo simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 38.557 punti (+1,3%) in guadagno come il DAX di Francoforte (+1,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,2%), il CAC 40 di Parigi (+1,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%).

Oltreoceano il Nasdaq guadagna lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,1%.

Gli investitori restano in attesa dei dettagli sui dazi Usa che saranno svelati domani 2 aprile, giorno di inizio di una politica più protezionistica secondo il presidente Trump.

Rimangono poi monitorate le questioni geopolitiche con Trump che ha affermato di aspettarsi che il presidente russo Vladimir Putin “farà la sua parte” nell’ambito di un accordo per porre fine alla guerra con l’Ucraina.

Dall’agenda macro odierna, negli Stati Uniti, a marzo, la lettura finale di S&P Global ha evidenziato che l’indice Pmi Manifatturiero si è attestato a 50,2 punti, al di sopra del consensus e del dato preliminare, entrambi a 49,8 punti.

Sempre nello stesso mese, l’indice ISM manifatturiero degli Stati Uniti ha registrato un valore di 49 punti, al di sotto del consensus (49,5 punti) e della rilevazione di febbraio (50,3 punti).

Nel vecchio continente invece, a marzo, i prezzi al consumo nell’Eurozona sono aumentati dello 0,6% su base mensile dopo il +0,4% di febbraio. Su base annua, hanno riportato un +2,2%, rispetto al +2,3% del mese precedente e delle attese.

In Italia, a febbraio, il tasso di disoccupazione è sceso al 5,9% a fronte del 6,3% stimato e del 6,2% di gennaio.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,081, il dollaro/yen a 149,4. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,1%) a 74,6 dollari e il Wti (-0,1%) a 71,3 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 111 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,79%.

Tornando a Piazza Affari, guidano Unipol (+2,9%), Telecom Italia (+2,8%), Leonardo (+2,7%), Ferrari (+2,4%) mentre chiudono in coda Pirelli (-1,4%), seguita da Saipem (-1,2%), Italgas (-0,9%), Iveco Group (-0,5%).