Mercati – Europa amplia i guadagni a metà seduta, Piazza Affari accelera a +1,2%

Le borse europee ampliano i guadagni a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano incerti.

A Milano, il Ftse Mib sale dell’1,2% a 38.524 punti, tonico come il Dax di Francoforte (+1,6%), il Cac 40 di Parigi (+1,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,9%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,9%).

Gli investitori restano in attesa dei dettagli sui dazi Usa che saranno svelati domani 2 aprile, giorno di inizio di una politica più protezionistica, secondo Trump.

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha intanto assicurato che, se necessario, l’Ue è pronta a rispondere alle tariffe statunitensi con forti contromisure.

Sullo sfondo, rimangono monitorate le questioni geopolitiche con Trump che ha affermato di aspettarsi che il presidente russo Vladimir Putin “farà la sua parte” nell’ambito di un accordo per porre fine alla guerra.

Dall’agenda macro, a marzo, i prezzi al consumo nell’Eurozona sono aumentati dello 0,6% su base mensile dopo il +0,4% di febbraio. Su base annua, hanno riportato un +2,2%, rispetto al +2,3% del mese precedente e delle attese.

In Italia, a febbraio, il tasso di disoccupazione è sceso al 5,9% a fronte del 6,3% stimato e del 6,2% di gennaio (rivisto da 6,3%).

Nella stessa area, a marzo, il PMI manifatturiero si è attestato a 46,6 punti rispetto ai 47,9 punti del consensus e ai 47,4 punti di febbraio.

Nel pomeriggio, attesi, dagli USA, il PMI manifatturiero finale e l’ISM manifatturiero, entrambi di marzo.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,082 mentre il cambio dollaro/yen cala a 149,6. Tra le materie prime, il petrolio torna a scendere leggermente con il Brent (-0,1%) a 74,7 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 71,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund cala a 111 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,78%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Ferrari (+2,7%) all’indomani di una pre-conference call finalizzata soprattutto a chiarire il tema dei dazi, seguita da Leonardo (+2,5%) e Unicredit (+2,3%) mentre scivola in coda Italgas (-1,1%), preceduta da Terna (-0,8%) e Snam (-0,5%).