Avvio in denaro per le principali borse europee, che rimbalzano dalla seduta a tinte rosse di ieri.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 38.304 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+1%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,5%).
Gli investitori restano all’erta in vista di domani 2 aprile, definito da Donald Trump il Giorno della Liberazione, inteso come l’inizio di una politica più protezionistica quale ritorsione contro i partner commerciali accusati da tempo di “fregare” gli Stati Uniti.
In particolare, gli investitori restano intimoriti dall’impatto di una guerra commerciale sull’economia globale, paure ulteriormente alimentate dal rischio di tariffe universali del 20% che, come ha avvertito Trump, colpiranno tutti i Paesi e non solo i 15 con i maggiori squilibri commerciali con gli Usa.
Sullo sfondo rimangono monitorate le tensioni geopolitiche con la Cina che ha comunicato l’avvio di esercitazioni congiunte dell’esercito, della marina e delle forze missilistiche al largo della costa di Taiwan, un “severo monito” contro chi cerca di minare la pace nello Stretto.
In Medio Oriente, l’esercito israeliano ha condotto un attacco in un sobborgo meridionale della capitale libanese Beirut, prendendo di mira un operativo di Hezbollah.
Riguardo invece l’Ucraina, Trump ha affermato di aspettarsi che il presidente russo Vladimir Putin “farà la sua parte” nell’ambito di un accordo per porre fine alla guerra.
Giornata ricca di appuntamenti macro con l’indice Pmi manifatturiero di marzo finale dell’Eurozona, il tasso di disoccupazione di febbraio dell’Italia e dell’Eurozona, l’inflazione di marzo preliminare dell’Eurozona e il Pmi manifatturiero di marzo finale degli Stati Uniti.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,081 e il cambio dollaro/yen scende a 149,8. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,2%) a 74,9 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 71,6 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund riparte da 112 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,82%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Generali e Banca Mediolanum (+1,3%), Recordati e Unicredit (+1,2%), in coda Iveco e Nexi (-1%), Stellantis (-0,9%) e Saipem (-0,5%).