USA – Wall Street resiste mentre si avvicina l’entrata in vigore dei dazi il 2 aprile

Wall Street resiste lunedì con due su tre degli indici principali che chiudono positivi mentre si avvicina la deadline del 2 aprile, data in cui dovrebbere entrare in vigore i dazi in particolare verso UE, Corea del Sud, Brasile e India, oltre ai già colpiti Messico e Canada.

L’S&P 500 ha chiuso così a +0,55%, il Nasdaq a -0,24% e il Dow Jones a +1%.

Il 2 aprile è stato definito da Donald Trump il “Liberation Day”, per sottolineare come in quella data gli Stati Uniti si libereranno dalla dipendenza degli altri paesi su tutta una serie di beni.

Per farlo il presidente americano ha imposto dazi reciproci volti a bilanciare (secondo la sua visione) le tasse negli altri paesi, come ad esempio l’Iva in Italia, che il tycoon americano vede come un dazio sui prodotti americani, con un interpretazione volutamente errata.

L’impatto domestico di queste politiche si sta però gia facendo sentire e un report di venerdì sui consumatori americani ha evidenziato come stiano diventando sempre più pessimisti.

Due cittadini su tre si aspettano che la disoccupazione si faccia più rampante nel corso dei prossimi 12 mesi, un dato che è il peggiore dal 2009 e che mette sotto la lente uno dei punti di forza e di resilienza dell’ecomia a stelle e strisce.

Sempre venrdì è uscito il report sull’inflazione che la Fed usa per valutare le mosse sui tassi di interesse e che ha mostrato come l’aumento dei prezzi nell’ultimo mese sia stato peggiore di quanto atteso dagli analisti.

Lo studio ha spiegato inoltre come l’andamento degli stipendi, che esclude gli aiuti del governo, si sia congelato negli ultimi tre mesi, confermando che in questo momento le famiglie americane si trovano in una posizione svantaggiosa per assorbire un eventuale inasprimento della guerra commerciale.

Tornando all’azionario ennesima giornata di vendite per Tesla in calo dell’1,7% e con una perdita da inizio anno che si avvicina al 36%.

E’ una delle peggiori azioni del 2025 in particolare per gli impatti negativi dell’immagine di Elon Musk dopo essere stato nominato a capo del DOGE per tagliare gli sprechi delle agenzie governative.

In calo anche le Big Tech con Nvidia che ha chiuso a -1,2% e ha portato i cali da inizio anno a -19,3%.

Tra le più performanti di lunedì troviamo invece Mr Cooper (+14,5%), società speciallizata in prestiti e finanziamenti per l’acquisto di immobili, dopo l’annuncio che Rocket, che opera nello stesso settore, ha deciso di acquisrla per 9,4 miliardi di dollari.

La finanziaria di Warren Baffet, Berkshire Hathaway, ha chiuso a +1,2% ed è stata una delle forze maggiori a sostenere l’S&P500.

Newsmax, società proprietaria di canali via cavo di orientamento repubblicano, è volata del 667% nel primo giorno di negoziazioni ed è stata sospesa più volte nel corso della seduta per la sua volatilità.

Passando alle materie prime il Brent ha chiuso a +2,76% a 74,77 dollari al barile. Andamento simile per il Wti a +2,93% a 71,39 dollari al barile.

Tra i metalli preziosi l’oro ha chiuso a +0,91% a 3155,39 dollari l’oncia. In calo l’argento a -0,66% a 34,75 dollari l’oncia

Infine sul forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,081 e il dollaro/yen scende a 149,82.