Le borse europee ampliano le perdite a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in rosso.
A Milano, il Ftse Mib cede il 5,5% scivolando a 35.012 punti, male come l’Ibex35 di Madrid (-4,6%), preceduti dal Dax di Francoforte (-3,1%), il Cac 40 di Parigi (-2,7%) e il Ftse 100 di Londra (-2,3%).
Il sentiment resta fortemente appesantito dalle preoccupazioni sull’impatto che i nuovi dazi statunitensi avranno sull’economia globale. Gli analisti stimano che le conseguenze a breve termine di queste misure saranno probabilmente un aumento dei prezzi negli Stati Uniti e una crescita più lenta, o addirittura la recessione.
L’unica speranza è che il 5 aprile, data dell’entrata in vigore dei nuovi dazi, la Casa Bianca cambi le carte in tavola, un’ipotesi che sembra tuttavia improbabile.
L’escalation della guerra commerciale sta intanto modificando anche le aspettative sui tassi con i mercati che stimano per quest’anno una possibilità del 50% che la Fed effettuerà quattro riduzioni da 25 punti base.
Ulteriori segnali dovrebbero arrivare oggi dalla pubblicazione del report sul lavoro statunitense.
Si rileva intanto che a febbraio, in Germania, gli ordini alle fabbriche sono stati flat, recuperando meno delle attese (+3,4%) dal -5,5% di gennaio (rivisto da -7%).
Nello stesso mese, la produzione industriale francese è salita dello 0,7% su base mensile, oltre le attese (+0,3%), dopo il -0,5% di gennaio.
Sempre a febbraio, in Italia le vendite al dettaglio sono migliorate, meno delle attese (+0,2%), a +0,1% su base mensile dopo il -0,4% di gennaio. Su base annua, sono diminuite dell’1,5%, rallentando rispetto al +0,9% del mese precedente.
Spostando lo sguardo sull’Italia, occhi in serata sul giudizio di Fitch, ora a BBB con outlook positivo.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,098 mentre il cambio dollaro/yen sale a 146,4. Tra le materie prime, scendono ancora le quotazioni del petrolio con il Brent (-3,4%) a 67,8 dollari al barile e il Wti (-3,5%) a 64,6 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund sale a 118 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,71%.
Tornando a Piazza Affari, acquisti solo su Diasorin (+2%), Amplifon e Ferrari (+0,7%). In picchiata i titoli bancari con MPS (-9,5%), Unicredit (-9,3%), Bper (-9%) e Banco BPM (-8,7%).