Prevista partenza incerta per le principali borse europee dopo il crollo di ieri.
Chiusura in forte calo a Wall Street con il Nasdaq a -6%, l’S&P 500 a -4,8% e il Dow Jones a -4%.
Sui mercati asiatici, orfani di Cina e Hong Kong per festività, Tokyo cede il 2,8%.
Il sentiment resta fortemente appesantito dalle preoccupazioni sull’impatto che i nuovi dazi statunitensi avranno sull’economia globale. Gli analisti stimano che le conseguenze a breve termine di queste misure saranno probabilmente un aumento dei prezzi negli Stati Uniti e una crescita più lenta, o addirittura la recessione.
L’unica speranza è che il 5 aprile, data dell’entrata in vigore dei nuovi dazi, la Casa Bianca cambi le carte in tavola, un’ipotesi che sembra tuttavia improbabile.
L’escalation della guerra commerciale sta intanto modificando anche le aspettative sui tassi con i mercati che stimano per quest’anno una possibilità del 50% che la Fed effettuerà quattro riduzioni da 25 punti base.
Ulteriori segnali dovrebbero arrivare oggi dalla pubblicazione del report sul lavoro statunitense.
Si rileva intanto che a febbraio, in Germania, gli ordini alle fabbriche sono stati flat, recuperando meno delle attese (+3,4%) dal -5,5% di gennaio (rivisto da -7%).
Spostando lo sguardo sull’Italia, occhi in serata sul giudizio di Fitch.
A Piazza Affari, MPS ha annunciato che Morningstar DBRS ha alzato il rating della banca a “Investing Grade” e confermato l’outlook positivo.
Il CdA di Eni ha deliberato la distribuzione della quarta tranche da 0,25 euro del dividendo su una erogazione complessiva annuale di 1 euro per azione.
Infine, oggi è l’ultimo giorno per aderire all’opa lanciata da Banco Bpm su Anima Holding.