Mercati – Chiusura negativa per gli eurolistini, Milano -5,2%

Gli eurolistini chiudono in ribasso simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 32.854 punti (-5,2%) in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-5,1%), il CAC 40 di Parigi (-4,8%), il Ftse 100 di Londra (-4,5%), il DAX di Francoforte (-4,2%).

Oltreoceano, il Dow Jones cede l’1,5%, lo S&P 500 lo 0,9% e il Nasdaq lo 0,7%.

I mercati continuano a soffrire per i rischi legati alla guerra commerciale con i controdazi della Cina e Trump che non intende arretrare dalla propria posizione sulle tariffe.

Le conseguenti preoccupazioni per l’economia stanno spingendo al rialzo le stime di recessione negli Usa e portando gli operatori a lasciare l’azionario per cercare rifugio sui titoli di Stato e altri asset considerati sicuri.

Preoccupazioni che stanno modificando anche le aspettative sulla politica monetaria con i mercati che scontano, al momento, cinque tagli ai tassi da 25 punti base da parte della Fed entro fine anno a fronte di tre riduzioni stimate la scorsa settimana. Il tutto sebbene il presidente Jerome Powell abbia chiarito che la banca centrale non ha fretta di reagire.

Sul fronte macro, a febbraio, le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono migliorate, meno delle attese (+0,5%), a +0,3% su base mensile, rispetto alla variazione nulla di gennaio. Su base annua, il dato ha accelerato, più del consensus (+1,8%), a +2,3% dal +1,8% del mese precedente.

In Germania, sempre a febbraio, la produzione industriale è calata dell’1,3% su base mensile, a fronte del -0,9% delle attese e del +2,0% del mese precedente.

Nello stesso mese, il surplus della bilancia commerciale tedesca, corretta per l’effetto calendario, si è attestato a 17,7 miliardi, al di sotto delle attese (18,4 miliardi), dopo i 16,2 miliardi di gennaio.

Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,092, il dollaro/yen sale a 147,9. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,7%) a 64,5 dollari e il Wti (-1,7%) a 61,0 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 120 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,86%.

Tornando a Piazza Affari, ancora nessun segno positivo mentre le vendite colpiscono in particolare A2a (-8,5%), Recordati (-8,5%), Eni (-7,7%) Enel (-7,6%).