Mercati asiatici – Tentano il rimbalzo, il Giappone negozia sui dazi

Le principali borse asiatiche tentano il rimbalzo, dopo che Wall Street riesce a limitare le perdite.

Dopo un lunedì nero, Shanghai avanza dello 0,7% mentre Shenzhen cede lo 0,7% e Hong Kong guadagna lo 0,3%. Scatta il Giappone con Nikkei a +6% e Topix a +6,6%.

Oltreoceano,  l’S&P500 ha terminato a -0,2%, il Dow Jones a -0,9% e il Nasdaq a +0,1%.

Listini nipponici sugli scudi dopo la notizia di una conversazione telefonica tra il presidente Usa Donald Trump e il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba, durante la quale è stato concordato l’avvio dei negoziati sui dazi (25% al settore auto mondiale).

Dal canto suo la Cina ha dichiarato che “combatterà fino alla fine” se gli Stati Uniti porteranno avanti l’ulteriore aumento dei dazi, alimentando i timori di una rottura definitiva tra le due maggiori economie mondiali.

Il Ministero del Commercio cinese ha annunciato che adotterà nuove contromisure qualora il presidente statunitense dovesse attuare la minaccia di imporre dazi addizionali del 50% sulle merci cinesi. Quelli in vigore sono già al 54%.

A rafforzare la risposta, la Banca centrale cinese (PBoC) ha fissato il cambio dello yuan a 7,20 per dollaro – il livello più basso da settembre 2023 – lasciando intendere che potrebbe ricorrere alla svalutazione per compensare l’impatto delle tariffe statunitensi.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,099 e il cambio dollaro/yen a 147,4. Tra le materie prime, petrolio riprende a salire con il Brent (+1%) a 64,9 dollari al barile e il Wti (+1,1%) a 61,4 dollari al barile.