Mercati – Avvio in rimonta per l’Europa, Milano torna sopra i 33mila punti (+1,4%)

Avvio in rimonta per le principali borse europee dopo i crolli delle scorse tre sedute.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,4% tornando sopra quota 33mila punti (33.304), positivo come il Cac 40 di Parigi (+1,4%), il Ftse 100 di Londra (+1,3%), il Dax di Francoforte (+1%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,4%).

Gli investitori restano condizionati dai rischi legati alla guerra commerciale con Trump che ha minacciato di imporre tariffe aggiuntive del 50% alla Cina, alimentando però alla stesso tempo la prospettiva di alcune trattative.

Il presidente Usa ha infatti incaricato il segretario del Tesoro, Scott Bessent, insieme a Jamieson Greer, rappresentante commerciale degli Stati Uniti, di dare il via ai colloqui bilaterali con il Giappone dopo una chiamata con il primo ministro Shigeru Ishiba. Tokyo sembra pertanto destinata ad avere la priorità sugli altri partner commerciali nelle trattative sui dazi.

Le tensioni commerciali stanno intanto modificando anche le prospettive sulla politica monetaria con i mercati che prevedono almeno tre riduzioni dei tassi per quest’anno, di cui la prima completamente scontata per giugno. Il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, ha affermato che c’è molta ansia tra i leader aziendali sul fatto che i dazi potrebbero innescare diffuse interruzioni dell’offerta e rinnovare le pressioni inflazionistiche.

Sul fronte macro, la bilancia commerciale francese di febbraio ha registrato un deficit di 7,9 miliardi rispetto al saldo negativo atteso di 5,4 miliardi dopo i -6,5 miliardi di gennaio.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,097 e il cambio dollaro/yen a 147,2. Tra le materie prime, petrolio in recupero con il Brent (+1%) a 64,8 dollari al barile e il Wti (+1,1%) a 61,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund riparte da 122 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,84%.

Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Unipol (+3,7%), Leonardo (+3,4%) e MPS (+2,5%); in coda Inwit (-1,3%), Terna ed Hera (entrambe -0,6%).