Gli eurolistini chiudono in rialzo simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.657 punti (+2,4%) in guadagno come il DAX di Francoforte (+2,9%), il Ftse 100 di Londra (+2,8%), il CAC 40 di Parigi (+2,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+2,4%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna il 2,6%, lo S&P 500 e il Dow Jones il 2,5%.
Dopo gli scossoni sui mercati nelle scorse sedute, gli investitori tornano a sperare in una tregua nella guerra commerciale dopo che Trump ha dichiarato di aver avuto “una bella chiamata” con il Presidente ad interim della Corea del Sud e che gli USA stanno “anche trattando con molti altri paesi, tutti desiderosi di fare un accordo”.
Parole che si aggiungono a quelle del Segretario al Tesoro Scott Bessent, secondo il quale esiste la possibilità di stringere accordi commerciali vantaggiosi con i principali partner degli Stati Uniti.
Sempre in ambito geopolitico, al fine di scongiurare tensioni con gli USA, la Commissione Europea ha proposto una tariffa “zero per zero” per i beni industriali, mentre i ministri dell’UE restano focalizzati sui negoziati e su contromosse mirate.
Dall’agenda macro, la bilancia commerciale francese di febbraio ha registrato un deficit di 7,9 miliardi rispetto al saldo negativo atteso di 5,4 miliardi dopo i -6,5 miliardi di gennaio.
In settimana si attendono, tra gli altri, per giovedì dagli Usa l’inflazione di marzo e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, per venerdì l’inflazione tedesca di marzo e dal Regno Unito il PIL e la produzione industriale entrambi di febbraio.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,091, il dollaro/yen sale a 147,0. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,6%) a 64,6 dollari e il Wti (+1,5%) a 61,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 122 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,85%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Leonardo (+7,5%), Unipol (+7,3%), Banca Mediolanum (+5,4%), Finecobank (+5,3%) mentre chiudono in coda Eni (-1,3%) e Stellantis (-0,8%).