I futures sull’azionario americano guadagnano il 2,4-2,8%, preannunciando un avvio in rialzo a Wall Street, con l’attenzione sempre rivolta alle ripercussioni dei dazi annunciati da Trump.
Chiusura mista ieri per i principali indici oltreoceano, con il Nasdaq in rialzo dello 0,1%, lo S&P 500 e il Dow Jones in calo rispettivamente dello 0,2% e dello 0,9%.
Gli investitori restano condizionati dai rischi legati alla guerra commerciale con Trump che ha minacciato di imporre tariffe aggiuntive del 50% alla Cina, alimentando però allo stesso tempo la prospettiva di alcune trattative.
Il presidente Usa ha infatti incaricato il segretario del Tesoro, Scott Bessent, insieme a Jamieson Greer, rappresentante commerciale degli Stati Uniti, di dare il via ai colloqui bilaterali con il Giappone dopo una chiamata con il primo ministro Shigeru Ishiba. Tokyo sembra pertanto destinata ad avere la priorità sugli altri partner commerciali nelle trattative sui dazi.
Le tensioni commerciali stanno intanto modificando anche le prospettive sulla politica monetaria con i mercati che prevedono almeno tre riduzioni dei tassi per quest’anno, di cui la prima completamente scontata per giugno. Il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, ha affermato che c’è molta ansia tra i leader aziendali sul fatto che i dazi potrebbero innescare diffuse interruzioni dell’offerta e rinnovare le pressioni inflazionistiche.