Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo la chiusura negativa di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente l’1 e l’1,2%; tornano giù invece Hong Kong (-0,5%) e il Giappone con Nikkei a -3,7% e Topix a -2,9%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -2,2%, l’S&P500 a -1,6% e il Dow Jones a -0,8%.
Gli investitori restano intenti a monitorare i segnali contrastanti sul fronte geopolitico tra le precedenti rassicurazioni del governo Usa che 70 Paesi stanno trattando sui dazi e la successiva doccia fredda di ulteriori tariffe contro la Cina che elevano al 104% l’imposizione fiscale sul gigante asiatico.
L’aggravarsi della guerra commerciale ha spinto gli economisti di JPMorgan e Goldman Sachs ad aumentare la stime di recessione negli Stati Uniti. Inoltre le turbolenze in atto potrebbero costringere la Fed ad accelerare l’allentamento monetario, una necessità che si scontrerebbe tuttavia con il rischio di un’impennata dell’inflazione provocata dai dazi.
La Corea del Sud ha intanto lanciato un programma di finanziamento d’emergenza da 3 trilioni di won (2 miliardi di dollari) a sostegno della sua industria automobilistica di fronte all’impatto dell’aumento dei dazi.
Sul forex, l’euro/dollaro balza a 1,105 mentre il cambio dollaro/yen scivola a 145,3. Tra le materie prime, petrolio in rosso con il Brent (-2,7%) a 61,2 dollari al barile e il Wti (-3%) a 57,8 dollari al barile.