Partenza in rosso per le principali borse europee dopo il rimbalzo di ieri.
A Milano, il Ftse Mib cede il 2,7% a 32.746, giù come il Cac 40 di Parigi (-2,3%), il Ftse 100 di Londra (-2,2%), il Dax di Francoforte (-2,2%) e l’Ibex35 di Madrid (-2,1%).
Gli investitori restano intenti a monitorare i segnali contrastanti sul fronte geopolitico tra le precedenti rassicurazioni del governo Usa che 70 Paesi stanno trattando sui dazi e la successiva doccia fredda di ulteriori tariffe contro la Cina che elevano al 104% l’imposizione fiscale sul gigante asiatico.
L’aggravarsi della guerra commerciale ha spinto gli economisti di JPMorgan e Goldman Sachs ad aumentare la stime di recessione negli Stati Uniti. Inoltre le turbolenze in atto potrebbero costringere la Fed ad accelerare l’allentamento monetario, una necessità che si scontrerebbe tuttavia con il rischio di un’impennata dell’inflazione provocata dai dazi.
Intanto, la Reserve Bank della Nuova Zelanda ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base al 3,5%, aprendo la porta ad altri tagli a causa dei rischi negativi per l’economia derivanti dalla guerra commerciale.
Sul fronte macro, dagli Usa attesi nel pomeriggio le richieste settimanali mutui MBA e le scorte all’ingrosso di febbraio. In serata, poi, verranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione del Fomc.
Sul forex, l’euro/dollaro balza a 1,106 mentre il cambio dollaro/yen scivola a 145,1. Tra le materie prime, petrolio in rosso con il Brent (-2,2%) a 61,4 dollari al barile e il Wti (-2,4%) a 58,2 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund riparte da 130 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,95%. Sul primario, il MEF nell’asta dell’11 aprile collocherà fino a 9 miliardi di euro in titoli a medio-lungo termine, BTP a 3, 7, 10 e 15 anni.
Tornando a Piazza Affari, nessun titolo in territorio positivo in avvio di seduta. In coda STM (-5,1%), preceduta da Stellantis (-4,3%), Saipem (-4,1%) e Recordati (-3,5%).