Previsto avvio di forti vendite per le principali borse europee dopo il rimbalzo di ieri.
Chiusura ieri in negativo a Wall Street con il Nasdaq a -2,2%, l’S&P500 a -1,6% e il Dow Jones a -0,8%.
Sui mercati asiatici, Tokyo lascia sul terreno il 3,8%, Hong Kong viaggia a -0,4% mentre Shanghai avanza dell’1,3%.
Gli investitori restano intenti a monitorare i segnali contrastanti sul fronte geopolitico tra le precedenti rassicurazioni del governo Usa che 70 Paesi stanno trattando sui dazi e la successiva doccia fredda di ulteriori tariffe contro la Cina che elevano al 104% l’imposizione fiscale sul gigante asiatico.
L’aggravarsi della guerra commerciale ha spinto gli economisti di JPMorgan e Goldman Sachs ad aumentare la stime di recessione negli Stati Uniti. Inoltre le turbolenze in atto potrebbero costringere la Fed ad accelerare l’allentamento monetario, una necessità che si scontrerebbe tuttavia con il rischio di un’impennata dell’inflazione provocata dai dazi.
Intanto, la Reserve Bank della Nuova Zelanda ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base al 3,5%, aprendo la porta ad altri tagli a causa dei rischi negativi per l’economia derivanti dalla guerra commerciale.
Sul fronte macro, dagli Usa attesi nel pomeriggio le richieste settimanali mutui MBA e le scorte all’ingrosso di febbraio. In serata, poi, verranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione del Fomc.