Avvio contrastato a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare agli ultimi risvolti sui dazi e all’agenda macro.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,1%, mentre lo S&P 500 e il Dow Jones cedono rispettivamente lo 0,5% e lo 0,8%.
Prosegue l’escalation della guerra commerciale: in seguito alle tariffe Usa sulla Cina del 104%, Pechino ha annunciato che aumenterà i dazi reciproci sui prodotti statunitensi dal 34% all’84% a partire dal 10 aprile.
Gli investitori sono al contempo intenti a monitorare lo stato di salute della prima economia mondiale e le prossime mosse della Fed sui tassi d’interesse.
Dall’agenda macro odierna, l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato, nella settimana al 4 aprile, un incremento del 20%, dopo il -1,6% della settimana precedente.
Attesi oggi anche i dati di febbraio sulle scorte all’ingrosso, mentre in serata verranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione del Federal Open Market Committee.
Sul forex, il cambio euro/dollaro sale a 1,11, mentre il dollaro/yen scende a 144,7. Nelle materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-4,3%) a 60,1 dollari e il Wti (-4,3%) a 57,0 dollari al barile.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente intorno al 3,76% al 4,40%.