Wall Street chiude una delle miglior sedute di sempre in scia all’euforia scatenata dall’annuncio di Trump di uno stop di 90 giorni ai dazi, fatta eccezione per quelli contro la Cina che sono saliti al 125%.
L’S&P 500 chiude così a +9,52%, il Nasdaq a +12,16% e il Dow Jones a +7,87%.
“Ho autorizzato una pausa di 90 giorni” ha detto il presidente americano ieri pomeriggio riconoscendo, secondo la sua visione, la buona volontà a trattare degli oltre 75 paesi colpiti, ad eccezione della Cina.
Alcuni degli altri paesi erano però pronti a contrattaccare sui dazi imposti dagli Stati Uniti e la mossa della Casa Bianca è sembrata più un modo per raffreddare le acque e ridare un pò di fiducia ai mercati, da cui dipendono, oltre alla finanza, i piani pensionistici e di wellfare dei cittadini americani.
La guerra commerciale però non è finita e il nemico numero uno per gli Usa, la Cina, è pronta a controbattere agli attacchi, aumentando il rischio di altri scossoni nei prossimi giorni, con Wall Street che è ancora ben al di sotto dei valori di una settimana fa, prima del “Liberation Day”.
Proprio la Cina potrebbe decidere di vendere i titoli di stato americani in proprio possesso, oggi intorno ai 750 miliardi di dollari.
Ieri infatti gli interessi sugli US Treasury hanno visto un importante rialzo, segnale che alcuni paesi stanno già vendendo le propri posizioni ma anche che i fondi di investimento stanno cercando di fare cassa par coprire le proprie posizioni sui mercati (anche il calo dell’oro è dovuto ai fondi che stanno vendendo per saldare i i prestiti ricevuti dagli istituti finanziari).
Sarà difficile che la Cina possa vendere in massa i bond americani perchè i rischi sarebbero troppo alti anche per lei (ad esempio la svalutazione del dollaro creerebbe grandi difficolta nelle esportazioni del paese asiatico) ma potrebbe sicuramente usarli in risposta gli attacchi americani.
Tornando all’azionario i titoli più frizzanti sono stati quelli che dipendono direttamente dalla fiducia dei consumatori, come le compagnie aeree.
Delta Air Lines ha chiuso con uno storico + 23,4% nonostante in mattinata abbia pubblicato la revisione delle previsioni per il 2025 a causa della guerra commerciale.
Vola anche Boeing a +15,37% e United Airlines Holding a +26,14%.
Tra gli altri settori, per citarne alcuni, scattano i titoli tech con AMD a +23,28%, Micron a +18,81%, Intel a +18,75%, Nvidia a +18,72%, Super Micro Computer a +15,77% e Apple a +15,33%.
Molto bene anche l’automotive, con Tesla che è in vetta con un +22,69% seguita da Ford a +9,32%, General Motors a +7,67% e Rivian (la principale rivale di Tesla) a +8,98%.
Passando alle materie rimbalza anche il Brent a +4,23% a 65,48 dollari al barile. Rimbalza anche il Wti a +5,66% a 62,95 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro rimbalza per il secondo giorno e chiude a +3,71% a 3101,22 dollari l’oncia. Scatta anche l’argento a +3,92% a 30,85 dollari l’oncia
Infine sul forex resta stabile l’euro/dollaro a 1,098 e il dollaro/yen scende a 146,72.