Mercati – Europa vira in rosso con Milano -1,6% sotto 34mila, Cina rialza i contro dazi al 125%

Le borse europee peggiorano a metà seduta dopo la nuova mossa della Cina e con i futures di Wall Street in frazionale ribasso.

A Milano, il Ftse Mib vira con un -1,6% tornando sotto i 34 mila punti (33.736), in rosso come il Dax di Francoforte (-1,7%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%), l’Ibex35 di Madrid (-0,9%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).

A peggiorare ulteriormente il sentiment è la nuova controrisposta della Cina che ha deciso di alzare, a partire da domani 12 aprile, i dazi sui prodotti americani dall’84% al 125%.

Inoltre, il presidente cinese Xi Jinping ha invitato l’Unione Europea a “resistere insieme” di fronte alla guerra commerciale di Trump, aggiungendo che “non ci sono vincitori nella guerra dei dazi e opporsi al mondo alla fine porta all’autoisolamento”.

Tra le altre dichiarazioni, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato che l’Ue è pronta a introdurre “una tassa sui ricavi pubblicitari digitali” che colpirebbe le Big Tech, se dovessero fallire i negoziati con Trump per raggiungere un’intesa commerciale.

Occhi allo stesso tempo sui segnali provenienti dalle trimestrali con i conti odierni di alcuni big finanziarie come JPMorgan, Morgan Stanley e BlackRock, nonché dall’agenda macro.

In Germania, a marzo, i prezzi al consumo finali hanno registrato un incremento dello 0,3% su base mensile, confermando preliminare e attese. Su base annua, l’indice ha registrato un progresso del 2,2%, al pari del preliminare e del consensus. Il tasso di inflazione armonizzato agli standard Ue è aumentato dello 0,4% su base mensile, in linea con il preliminare e le attese, e una crescita del 2,3% su base annua, confermando preliminare e attese.

A febbraio, il PIL del Regno Unito è salito dello 0,5% su base mensile, rispetto al +0,1% delle attese e alla variazione nulla del mese precedente. Su base annua, il dato ha evidenziato un incremento dell’1,4%, in accelerazione contro le attese (+0,9%) rispetto al +1,2% di gennaio.

Attesi nel pomeriggio, dagli USA, i prezzi alla produzione di marzo e il Sentiment università Michigan preliminare di aprile.

Sul forex, l’euro/dollaro balza a 1,141 mentre il cambio dollaro/yen scivola a 142,4. Tra le materie prime, il petrolio si appiattisce con il Brent (flat) a 63,3 dollari al barile e il Wti (flat) a 60,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund aumenta a 129 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,85%. Atteso in setata, a mercati chiusi, l’aggiornamento di S&P sul rating sovrano italiano.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Hera (+1,5%), seguita da Stm (+1,3%), Terna e Italgas (entrambe +0,8%); peggiora e resta in coda Stellantis (-5,3%), preceduta da Amplifon (-3,8%) e Interpump (-3,5%).