Prevista partenza positiva per le principali borse europee.
Chiusura venerdì in rialzo a Wall Street con il Nasdaq a +2,1%, l’S&P500 a +1,8% e il Dow Jones a +1,6%.
Sui mercati asiatici, Hong Kong guadagna il 2%, Tokyo l’1,3% e Shanghai lo 0,7%.
Gli investitori restano concentrati sulle questioni commerciali dopo che gli Usa hanno precisato che l’esenzione dei dispositivi elettronici, quali smartphone e pc, dai dazi reciproci è temporanea perché saranno probabilmente soggetti a “dazi sui semiconduttori” che entreranno in vigore “fra un mese o due”.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha aggiunto che i nuovi dazi sui semiconduttori saranno annunciati “nel corso della prossima settimana”.
“Nessuno se la caverà per le inique bilance commerciali e le barriere tariffarie non monetarie che altri Paesi hanno usato contro di noi, soprattutto la Cina che, di gran lunga, ci tratta peggio”, ha scritto scrive il presidente Usa in un post sulla sua piattaforma Truth.
Nel frattempo, il commissario Ue al commercio Maros Sefcovic inizierà oggi a Washington i colloqui con la controparte statunitense, anche se il primo delegato di Trump alla questione, il Segretario al Tesoro Scott Bessent, sarà a Buenos Aires.
Occhi anche sulla politica monetaria con il governatore della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, che ha minimizzato le aspettative che la banca centrale intervenga a sostegno dei mercati finanziari.
Riguardo l’Italia, S&P Global Ratings ha migliorato di un livello il rating sovrano a lungo termine, portandolo a “BBB+” dal precedente “BBB”; il rating a breve termine è stato confermato “A-2”. Le prospettive sono stabili.
Dalla scarna agenda macro, in Giappone, a febbraio, il dato finale sulla produzione industriale è aumentato del 2,3% su base mensile, sotto le attese e il preliminare (entrambi a +2,5%).
A Piazza Affari, il consiglio dei ministri, accogliendo la proposta del Mef, ha deliberato di non esercitare i poteri speciali “golden power” sull’offerta pubblica di scambio di Mps su Mediobanca.