Wall Street chiude la settimana in rialzo in una settimana senza precedenti con crolli storici scatenati dalla guerra sui dazi e un rimbalzo a metà settimana innescato dalle parole di Donald Trump che ha interrotto i dazi per 90 giorni (ad eccezione di quelli cinesi).
Il bilancio della settimana resta negativo ma venerdì gli indici riescono a chiudere positivi con l’S&P 500 a +1,81%, il Nasdaq a 2,06% e il Dow Jones a +1,56%.
Durante la seduta di mercoledì il presidente americano aveva bloccato per 90 giorni tutti i dazi ad eccezioni di quelli verso la Cina.
Una mossa che aveva regalato una giornata euforica a Wall Street, con gli indici balzati di circa il 10%, ma che ha avuto una durata breve a causa dell’inasprirsi dello scontro con la Cina.
I dazi verso il gigante asiatico hanno superato il 100% e anche se si dovesse negoziare e arrivare a un dimezzamento delle imposte il danno sarebbe ormai fatto, con le società a Wall Street che dovranno rivedere a ribasso le proprie previsioni per l’anno in corso.
A scatenare le vendite giovedì era stata la comunicazione della Casa Bianca sui dazi alla Cina che, a differenza del 125% scritto da Donald Trump sul suo social Truth mercoledì, saranno del 145%.
Nel frattempo la seconda potenza al mondo non solo ha imposto controdazi dell’80% ai prodotti americani, ma sta anche negoziando con i paesi di tutto il mondo per creare un fronte anti-Trump.
Venerdì poi Wall Street è riuscita nell’ennesimo rimbalzo compice anche la minor pressione del mercato obbligazionario con il tasso che si è stabilizzato intorno al 4,4%.
Tornando all’azionario rimbalzato i titoli delle compagnie aeree. United Airlines Holding chiude a +4,54%, Delta Air Lines a +3,86% e Southwest Airlines a +1,55%.
Il settore dei viaggi era stato uno dei più colpiti nel corso della settimana per i timori sullo stato di saluto delle famiglie americane, il cui pessimismo sul futuro continua a salire.
Seduta positiva venerdì anche per il settore tech. Le più colpite dalle vendite nel corso della scorsa settimana sono state le società molto esposte al mercato cinese, sia per la fornitura di componenti sia come mercato di sbocco.
L’esclusione di alcune tipologie di componeneti dalla guerra dei dazi ha aiutato ad allentare la tensione.
Così Apple ha chiuso l’ultima seduta della settimana a +4,06%. Bene anche Hewlett Packard a +2,91%, AMD a +5,3%, Dell a +3,79% e Nvidia a +3,12%.
Passando alle materie rimbalza anche il Brent a +2.26% a 64,76 dollari al barile. Stesso andamento per il Wti a +2,38% a 61,5 dollari al barile.
Tra i metalli preziosi l’oro rimbalza per il quarto giorno e chiude a +2,11% a 3244,6 dollari l’oncia. Stesso trend anche per l’argento a +3,74% a 32,02 dollari l’oncia
Infine sul forex resta stabile l’euro/dollaro a 1,138 e il dollaro/yen scende a 142,86.