Mercati asiatici – Misti con la debolezza di Cina e Hong Kong, tiene il Giappone

Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura positiva di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,1 e lo 0,6%, deboli come Hong Kong (-0,4%). Bene invece il Giappone con Nikkei a +0,9% e Topix a +1,1%.

Oltreoceano, l’S&P 500 e il Dow Jones hanno terminato a +0,8%, il Nasdaq a +0,6%.

Continuano a tenere banco le questioni commerciali con Trump pronto a esentare temporaneamente le case automobilistiche dalle tariffe per dare loro il tempo di adattare le proprie catene di approvvigionamento e di trasferire la produzione da Canada, Messico e altri paesi.

Per contro, questa settimana dovrebbe comunicare tariffe sui semiconduttori, pur essendoci flessibilità con alcune imprese del comparto. Inoltre, ha ricordato che colpirà anche i farmaci, oltre a minacciare dazi del 20,9% dal 14 luglio sulla maggior parte delle importazioni di pomodori dal Messico.

Ad alimentare le tensioni, contribuisce la ritorsione della Cina all’aumento dei dazi Usa, entrato in vigore il 2 aprile scorso. Pechino ha infatti sospeso l’export di terre rare, minacciando il blocco delle forniture di componenti essenziali per l’industria bellica, elettronica, automobilistica, aerospaziale, dei semiconduttori e di una vasta gamma di beni di consumo. Xi Jinping, recatosi in Vietnam per firmare 45 accordi di cooperazione, ha invitato quest’ultimo a “contrastare insieme il bullismo unilaterale”.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,135 e il cambio dollaro/yen a 142,9. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 65,1 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 61,7 dollari al barile.