Mercati – Avvio in denaro per il Vecchio Continente con Piazza Affari a +0,9%

Partenza in denaro per le principali borse europee.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,9% a 35.324 punti, bene come il Dax di Francoforte (+1,2%), l’Ibex35 di Madrid (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%), in controtendenza invece il Cac 40 di Parigi (-0,3%).

Sempre in primo piano sono le questioni commerciali con Trump pronto a esentare temporaneamente le case automobilistiche dai dazi per dare loro il tempo di adattare le proprie catene di approvvigionamento e di trasferire la produzione da Canada, Messico e altri paesi.

Per contro, questa settimana dovrebbe comunicare dazi sui semiconduttori, pur essendoci flessibilità con alcune imprese del comparto. Inoltre, ha ricordato che colpirà anche i farmaci, oltre a minacciare dazi del 20,9% dal 14 luglio sulla maggior parte delle importazioni di pomodori dal Messico.

Ad alimentare le tensioni, contribuisce la ritorsione della Cina all’aumento dei dazi Usa, entrato in vigore il 2 aprile scorso. Pechino ha infatti sospeso l’export di terre rare, minacciando il blocco delle forniture di componenti essenziali per l’industria bellica, elettronica, automobilistica, aerospaziale, dei semiconduttori e di una vasta gamma di beni di consumo. Xi Jinping, recatosi in Vietnam per firmare 45 accordi di cooperazione, ha invitato quest’ultimo a “contrastare insieme il bullismo unilaterale”.

Sul fronte delle banche centrali, c’è attesa per domani quando il presidente della Fed, Jerome Powell, verrà interpellato sull’attuale stress dell’obbligazionario Usa e sulle prospettive dell’economia e dei tassi. Giovedì invece sarà la volta della Bce, da cui ci si attende un nuovo taglio dei tassi da 25 punti base.

Sul fronte macro, a marzo in Francia l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,2% su base mensile, confermando preliminare e attese. Anno su anno, il dato ha registrato un incremento dello 0,8%, in linea al consensus e alla rilevazione preliminare. L’indice armonizzato agli standard Ue è aumentato dello 0,2% m/m e dello 0,9% a/a, confermando preliminare e attese.

Nel Regno Unito, invece, il tasso medio di disoccupazione del trimestre terminato a febbraio si è attestato al 4,4%, in linea con il mese precedente e le attese. A marzo il numero dei senza lavoro che hanno chiesto un sussidio di disoccupazione in Gran Bretagna è salito di 18,7mila unità, al di sotto del consensus (30,3mila unità) ma al di sopra delle 16,5mila unità di febbraio.

Giornata ancora ricca di spunti operativi, con l’indice ZEW di aprile di Germania ed Eurozona, la produzione industriale di febbraio dell’Eurozona e Empire State Manufacturing di aprile degli Usa.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,134 e il cambio dollaro/yen a 143,4. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,7%) a 65,3 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 62 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund riparte da 117 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,67%.

Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Stellantis (+4,3%), seguita da Leonardo (+2,6%), Pirelli (+2,1%) e Iveco (+1,9%), in coda invece Cucinelli (-3,2%), Moncler (-2,3%) e Cmpari e Amplifon (-0,9% entrambe).