Prevista partenza cauta per le principali borse europee.
Chiusura ieri positiva a Wall Street con l’S&P 500 e il Dow Jones che hanno terminato a +0,8% e il Nasdaq a +0,6%.
Sui mercati asiatici, deboli Shanghai e Hong Kong, rispettivamente a +0,05% e -0,1%, bene invece Tokyo a +0,9%.
Continuano a tenere banco le questioni commerciali con Trump pronto a esentare temporaneamente le case automobilistiche dalle tariffe per dare loro il tempo di adattare le proprie catene di approvvigionamento e di trasferire la produzione da Canada, Messico e altri paesi.
Per contro, questa settimana dovrebbe comunicare tariffe sui semiconduttori, pur essendoci flessibilità con alcune imprese del comparto. Inoltre, ha ricordato che colpirà anche i farmaci, oltre a minacciare dazi del 20,9% dal 14 luglio sulla maggior parte delle importazioni di pomodori dal Messico.
Ad alimentare le tensioni, contribuisce la ritorsione della Cina all’aumento dei dazi Usa, entrato in vigore il 2 aprile scorso. Pechino ha infatti sospeso l’export di terre rare, minacciando il blocco delle forniture di componenti essenziali per l’industria bellica, elettronica, automobilistica, aerospaziale, dei semiconduttori e di una vasta gamma di beni di consumo. Xi Jinping, recatosi in Vietnam per firmare 45 accordi di cooperazione, ha invitato quest’ultimo a “contrastare insieme il bullismo unilaterale”.
Sul fronte delle banche centrali, i verbali dell’ultima riunione della Reserve Bank of Australia hanno rivelato che il Consiglio ha scelto di mantenere il tasso di riferimento in aprile mentre valutava l’incertezza globale indotta dai dazi.
Sul fronte macro, a marzo (dato finale) in Francia l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,2% su base mensile, confermando preliminare e attese. Anno su anno, il dato ha registrato un incremento dello 0,8%, in linea al consensus e alla rilevazione preliminare. L’indice armonizzato agli standard Ue è aumentato dello 0,2% m/m e dello 0,9% a/a, confermando preliminare e attese.
Nel Regno Unito, invece, il tasso medio di disoccupazione del trimestre terminato a febbraio si è attestato al 4,4%, in linea con il mese precedente e le attese. A marzo il numero dei senza lavoro che hanno chiesto un sussidio di disoccupazione in Gran Bretagna è salito di 18,7mila unità, al di sotto del consensus (30,3mila unità) ma al di sopra delle 16,5mila unità di febbraio.
Giornata ancora ricca di spunti operativi, con l’indice ZEW di aprile di Germania ed Eurozona, la produzione industriale di febbraio dell’Eurozona e Empire State Manufacturing di aprile degli Usa.
A Piazza Affari occhi su a Banco Bpm, dopo che Credit Agricole ha ufficializzato il suo rafforzamento al 19,8% del capitale, Bper per cui l’Antitrust ha aperto un’istruttoria sull’offerta per Popolare di Sondrio, e Telecom Italia che ha firmato con il Tesoro e Retelit l’accordo da 700 milioni per la cessione di Sparkle.