Avvio sottotono per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,8% a 35.550 punti, debole come il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,1%).
Gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi commerciali dopo che la Casa Bianca ha respinto la proposta europea sulla cancellazione di tutte le tariffe sui beni industriali, tra cui le automobili. Il governo Usa avrebbe suggerito che alcuni dei dazi potrebbero essere compensati con un aumento degli investimenti e delle esportazioni.
Inoltre, Trump ha lanciato un’indagine per accertare se siano necessari o meno dazi sui minerali essenziali e intende utilizzare le trattative in corso per fare pressione sui partner commerciali degli Stati Uniti affinché limitino i loro rapporti con la Cina.
Nel frattempo, Giorgia Meloni è in partenza per Washington. “Faremo del nostro meglio, sono consapevole di quello che rappresenta e di quello che sto difendendo”, ha dichiarato la premier.
Lo sguardo resta focalizzato anche sulla politica monetaria in vista del discorso di stasera del presidente della Fed Powell e degli annunci di domani da parte della Bce.
Dall’agenda macro, nel Regno Unito, a marzo, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,3% su base mensile, a fronte del +0,4% delle attese e del mese precedente. Su base annua, sono aumentati del 2,6%, in rallentamento oltre le attese (+2,7%) rispetto al +2,8% di febbraio. L’indice CPI Core ha riportato un incremento del 3,4%, in linea con le previsioni e al di sotto del +3,5% del mese precedente.
La Cina ha registrato nel primo trimestre 2025 un rialzo annuo del Pil pari al 5,4%, oltre il +5,2% stimato dagli analisti, mantenendo lo stesso passo dell’ultimo trimestre dell’anno precedente. Su base congiunturale, la crescita è stata dell’1,2%, inferiore all’1,6% dei tre mesi precedenti e all’1,4% del consensus.
Nella stessa area, a marzo, le vendite al dettaglio sono aumentate del 5,9% annuo, sopra le attese (+4,2%) e febbraio (+4,0%).
Sempre in Cina, la produzione industriale di marzo è salita del 7,7% su base annua, oltre il 5,9% delle attese e del mese precedente.
Attesi in mattinata, in Italia e nell’Eurozona, i prezzi al consumo finali di marzo e, nel pomeriggio, negli USA, le richieste mutui MBA, le vendite al dettaglio e la produzione industriale e manifatturiera di marzo.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,136 mentre il cambio dollaro/yen scivola a 142,4. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,8%) a 64,1 dollari al barile e il Wti (-0,9%) a 60,8 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund riparte da 120 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,69%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Hera (+1,4%), Telecom Italia (+0,8%) e Italgas (+0,7%); in coda Stm (-2,6%) dopo il warning di Nvidia sul primo trimestre 2025 e gli ordini sotto le attese di Asml, preceduta da Stellantis (-2,4%) e Interpump (-2,3%).