Mercati – Borse europee proseguono in frazionale ribasso a metà seduta con Piazza Affari a -0,7%

Le borse europee proseguono sottotono a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in negativo.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,7% a 35.598 punti, debole come il Cac 40 di Parigi (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,4%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,3%).

Gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi commerciali dopo che la Casa Bianca ha respinto la proposta europea sulla cancellazione di tutte le tariffe sui beni industriali, tra cui le automobili. Il governo Usa avrebbe suggerito che alcuni dei dazi potrebbero essere compensati con un aumento degli investimenti e delle esportazioni.

Inoltre, Trump ha lanciato un’indagine per accertare se siano necessari o meno dazi sui minerali essenziali e intende utilizzare le trattative in corso per fare pressione sui partner commerciali degli Stati Uniti affinché limitino i loro rapporti con la Cina.

Nel frattempo, Giorgia Meloni è in partenza per Washington. “Faremo del nostro meglio, sono consapevole di quello che rappresenta e di quello che sto difendendo”, ha dichiarato la presidente del consiglio.

Lo sguardo resta focalizzato anche sulla politica monetaria in vista del discorso di stasera del presidente della Fed Powell e degli annunci di domani da parte della Bce.

Dall’agenda macro, a marzo l’inflazione dell’Eurozona a marzo ha segnano un +2,2% su base tendenziale, confermando il livello preliminare, e si confronta con il +2,3% del mese precedente. Su base mensile, la variazione è del +0,6%, a fronte del +0,6% del preliminare e +0,4% del mese precedente. L’inflazione core, al netto delle componenti più volatili quali cibi freschi, energia, alcool e tabacco, segna una crescita del 2,4% su base annua, in linea con la stima preliminare, contro il 2,6% del mese precedente. La variazione mensile si attesta a +1%, uguale alla stima iniziale, dopo il +0,5% del mese precedente.

Secondo la lettura finale, a marzo, in Italia, l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo (IPCA) è aumentato dell’1,6% su base mensile e del 2,1% anno su anno, in linea alle attese e ai preliminari. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha rallentato leggermente a +0,3% su base mensile e a +1,9% a/a a fronte di preliminari e stime rispettivamente a +0,4% e +2%.

Attesi nel pomeriggio, negli USA, le richieste mutui MBA, le vendite al dettaglio e la produzione industriale e manifatturiera di marzo.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,136 mentre il cambio dollaro/yen scende a 142,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1%) a 65,3 dollari al barile e il Wti (+1%) a 61,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-bund è stabile a 120 punti con il rendimento sul decennale italiano al 3,71%.

Tornando a Piazza Affari, guida Snam (+1,8%), seguita da Italgas e Inwit (+1,4%), e TIM (+1,3%). In cosa Iveco (-3,1%), Interpump (-3%), Buzzi (-2,9%) e Leonardo (-2,8%).