Seduta positiva per le principali borse asiatiche in controtendenza alla chiusura in rosso di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,1 e lo 0,2%, precedute da Hong Kong (+1,3%) e il Giappone con Nikkei a +1,3% e Topix a +1,2%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -3,1%, l’S&P 500 a -2,2% e il Dow Jones a -1,7%.
Il sentiment giapponese beneficia della speranze di un accordo commerciale con gli Stati Uniti. Washington e Tokyo hanno infatti avviato i negoziati sui dazi con l’obiettivo di raggiungere un’intesa il prima possibile, ha dichiarato il capo delegazione nipponico. Il secondo round di colloqui si terrà alla fine di questo mese, ha aggiunto.
La Cina resta più cauta con Trump che intende utilizzare le trattative in corso per fare pressione sui partner commerciali degli Stati Uniti affinché limitino i loro rapporti con il gigante asiatico.
A pesare infine sui mercati sono anche le parole di Jerome Powell che ha ribadito come i dazi Usa siano maggiori di quanto gli esperti si aspettassero e che porteranno a un rallentamento dell’economia e a un aumento dell’inflazione. Il presidente della Fed ha aggiunto che la banca centrale dovrà attendere ancora prima di decidere se tagliare i tassi con rischio di far accelerare l’inflazione o se mantenere quelli attuali.
Dall’agenda macro, a marzo, la bilancia commerciale giapponese ha evidenziato un surplus di 544,1 miliardi di yen, in calo rispetto al surplus di febbraio di 590,5 miliardi (rivisto da 584,5 miliardi). Il dato si è rivelato però al di sopra del consensus che si aspettavano un saldo di 485,3 milioni di yen.
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,135 mentre il cambio dollaro/yen balza a 142,8. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,9%) a 66,5 dollari al barile e il Wti (+1,1%) a 63,2 dollari al barile.